Nemici di Pino Scotto

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«  Ciao Pino, sono Frank dal Billionaire! »
(Nemico di Pino che comincia il discorso prendendo per la faccia Pino Scotto)
« Io non so se sono cristiano, io sento questa presenza, di questo... chiamiamolo Dio, chiamiamolo Buddha, chiamiamolo Dalai Lama... »
(Pino Scotto, nonostante le idee confuse, non è nemico delle divinità)
Quando pensa ai suoi nemici Pino deve mordere la prima cosa che ha a tiro.

Nell'annoverare i nemici di Pino Scotto, non si può non iniziare dalle due fun, l'Obesa e la Rumena, che un famigerrimo video chiedevano, in nome dei Frocio Hotel, un consiglio a Pino Scotto su come pulirsi il culo e imparare l'italiano. Pino consigliò all'Obesa di usare una tenda e alla Rumena di ascoltare le canzoni dei Vanadium. E di darsi fuoco, ovviamente.

Pino Scotto odia anche quei gruppi che al contrario di lui sono particolarmente famosi e che fanno musica "finto ribelle, scritta a tavolino". Tra questi spiccano nientemeno che i Dream Theater, rei di non fare musica con il cuore, i Red Hot Chili Peppers, che considera simmetricamente merde umane e morali e gli Scissor Sisters che, "pensate un po' come siamo messi", avrebbero detto "Ciao Italia!" in un concerto. Nessuna particolare acredine verso questi gruppi, offesi solo in sporadiche occasioni. Lo Scotto resiste all'impulso di suggerire ai suoi fan di prenderli a roncolate grazie al suo amato amico inglese d'infanzia Jack Daniel's.

Il Pino odia anche tutte le marche di amplificatori diverse dalla Marshall, il cui logo abbonda in ogni inquadratura durante il suo programma culturale.

Tra i suoi nemici più odiati ricordiamo:

I froci

Se non apprezzate la vera arte, date troppa importanza ai soldi, guardate i reality show, sarete sempre e comunque dei froci. Ma non froci veri, bensì froci nel cervello.

Finché queste azioni non riguardano la tua mente, massimo rispetto, non sei frocio.

Cosa sono i froci nel cervello? Nessuno lo sa con esattezza. Probabilmente il Pino intende semplicemente gli stupidi, o i froci, o gli stupidi froci, o chi masterizza il suo disco. Il mistero è infittito dalle numerosi varianti usate: froci del cazzo, froci di merda, frocetti. Una sola volta usò l'espressione mezzi froci (dove non si sa), rivolgendosi ai Dari, definendoli anche una presa nel culo (adesso si sa dove) dei produttori.

Reality show

Per Pino Scotto i reality show sono puri concentrati di puttane e papponi. Pare che il recente incendio al centro di collocamento reduci dei reality sia stato appiccato dagli scottiani, cioè dai seguaci di Pino Scotto.
Qualche coraggioso fece loro notare che Rock Tv pubblicizza alla grande il Grande Fratello, ma al Pino basta negare e far finta di niente. Nessuno ha avuto ancora il coraggio di dire in trasmissione che il padrone della sua rete è il figlio di Adriano Galliani, e che qualche collegamento con Mediaset e i suoi reality è quantomeno ovvio. Ma tanto si sa, il Pino non viene pagato per il suo lavoro, quindi tutto gli è permesso. Si nota come, nel descrivere questi fenomeni televisivi, Pino Scotto abbia una propensione al parlare forbito. Le simpatiche figliuole che vi partecipano sono ragazze "tendenti alla puttanaggine", le opere non sono cose demmerda ma "genocidio culturale". Le persone che seguono i reality sono però dei semplici coglioni. Pare che l'unica cosa che faccia paura allo Scotto sia sia il numero di ragazzi che ogni anno fanno i provini al Grande Fratello. "Mi spaventano più del terrorismo" insegna, per poi invitare gli scottiani a lanciare molotov nella casa e inseguire i provinanti con il lanciafiamme.

Jack. Non fatevi ingannare dall'espressione, quest'uomo è molto rock.

Jack

Il vocedistorto metallaro preferisce leggere SMS scritti per provocare il Pino piuttosto che quelli utili per far dissertare la metallica conoscenza dello Scotto. Con voce calma e controllata, legge allo stesso modo insulti, prediche, preghiere, invocazioni e monologhi. Ama leggere i messaggi in cui viene insultato pesantemente, mostrando una particolare propensione alla sodomia. Fisica, non mentale, beninteso. Nelle prime puntate leggeva i messaggi di fronte alle telecamere, ma era talmente una caricatura degli stereotipi del metallaro che hanno preferito eclissarlo dietro le quinte. Da allora non è più comparso, e secondo alcuni il vero Jack sarebbe Pino stesso che si legge gli SMS da solo tramite il ventriloquismo, con un distorsore infilato nel culo.

Papà di Jimme

Amante dei Tokio hotel, dei Finley e di Bill Kaulitz, del lavoro in miniera e in fabbrica, provoca Pino Scotto che risponde dicendo che lui ha lavorato 35 anni in fabbrica a scaricare merci dai camion. Poi non si trattiene più e lo definisce stronzo, coglione, pezzo di merda, generato da un ceppo di merda, piscio in testa a te, a tua madre, fanculo frocio nel cervello e varie altre finezze.

Finley

Dei venduti, commerciali, stronzi froci di merda. Li ha conosciuti dal vivo e li reputa simpaticissimi. In una puntata di Database raccontò la parabola in cui andò a giocare a quella cosa lì, interattiva, che non ci bazzico con quelle cose e li conobbe. I Finley si presentarono muniti di estintore tascabile, ma non fu necessario utilizzarlo. Perché, nonostante che "frocetti del cazzo" fosse il modo più gentile con cui sono stati definiti di fronte a milioni di persone tra tv e internet, e che i loro fan siano stati epitetati come minimo "teste di cazzo drogate", il gruppo e il Metallaro si trovarono subito in grande sintonia.

Nicola Savino

Il paragone che il diggei fece tra lo Scotto e sua rocchettosità Richard Benson portò così tanti scompensi al Pino che l'unica parola che riuscì a dire nell'incazzatura generale fu “Gavino, sei un terrone ma solo dentro, sei un nano del cazzo”. Nano nel cervello però, per gli altri massimo rispetto e un paio di zeppe alte. L'Odio verso questo DJ è tale che Pino ogni fine settimana gira per la Sardegna travestito da Velina, convinto che Savino si chiami Gavino e perciò sia un sardo barbaricino. Ebbene sì, reputa anche la musica popolare sarda musica demmerda.

Pino Scotto specifica sempre che non ha nulla contro i terroni, essendo anche lui un terrone campano, ma la comproprietà di Rock Tv da parte di Telelombardia deve averlo plagiato portandolo a un utilizzo smodato della parola in questione.


Il parrucchino dread potrebbe ingannarvi: in questo cantante non c'è nulla di costruito. Parola di Pino.

Musica altra

Pino Scotto non si reputa il classico fanatico di un genere di musica che disprezza per principio tutti gli altri generi. È solo un caso che l'unica che ha detto di non disprezzare (oltre al metal, ovvio) è il rap, e che J Ax abbia collaborato in un suo video.

Voci correlate