McDonnell Douglas DC-10

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« If ain't a Boeing, I'm not going! »
(Famoso detto americano ispirato dal DC-10.)

Il McDonald-Douglas DC-10 è stato un sarcofago volante, pubblicizzato però in fase di produzione come jet trimotore a turboventola. Lo si ricorda principalmente per il gran numero di passeggeri traghettati verso l'ora estrema e per aver fatto fallire la ditta produttrice, ora assorbita e schiavizzata dalla Boeing.

Contesto di produzione.

Sul finire degli anni '60 l'avvento dei jumbo-jet, i mega-aerei a 500 posti, quattro motori, due piani, arciliuto obbligato e basso continuo quali il Boeing 747 e più tardi l'Airbus A380 consentì di stipare molti più passeggeri a bordo e dunque di diminuire i costi dei biglietti: mentre prima questi potevano essere acquistati solo da personaggi altolocati come attori, calciatori, politici, veline ed evasori fiscali[1], adesso qualsiasi avanzo di plebaglia schifosa poteva permettersi di salire in aereo, ammorbando così l'aria respirata dai poveri VIP oppressi; si aggiunga a questo il movimento per i diritti civili, quello studentesco e quello operaio ed il rischio era di trovarsi il proprio caro, vecchio 707 o 747 riempito di forme di vita inferiori come operai, insegnanti, studenti e persino negri, giudei e, peggio di tutto, comunisti: si rendeva dunque necessaria un'opera di restaurazione dell'ordine antecedente.

Vari furono gli esperimenti tentati in proposito nel corso degli anni '60: dapprima gli aerei vennero divisi in Classi, in modo tale da poter ghettizzare più facilmente la plebaglia nei posti più scomodi e pericolosi come quelli a fianco dei motori[2], quelli sul retro (addossati alla toilette, con le ben intuibili implicazioni del caso) e quelli attaccati alle porte[3]. Venne in seguito inventato il Concorde, l'aereo supersonico nonché superdispendioso, con un biglietto che costava quanto una BMW nuova di pacca e sul quale dunque in teoria sarebbero potuti salire solamente i passeggeri più ricchi e chic, riservando i vecchi jet subsonici alla clientela più pezzente, salvo che nei fatti a nessuno andava di chiudersi in un tubicino d'Alluminio lanciato oltre la velocità del suono: il rischio di trapasso doveva esser riservato ai soli barboni che potevano permettersi al massimo la "Business-class", e si rendeva dunque necessario più che costruire un aerovilla riservata ai soli VIP una sorta di "aeroghetto" per le classi inferiori.

Progettazione e sviluppo.

L'avvento di Richard Nixon alla Presidenza USA sbloccò finalmente i piani in proposito ed avviò una commissione per costruire un nuovo aereo adatto al trasporto della clientela meno selezionata: la scelta cadde sui trimotore, meno economici dei bimotore ma al contempo meno sicuri dei quadrimotore, la miglior scelta possibile insomma per cornuare e mazziare il più possibile il pubblico di riferimento, e magari se presente anche qualche riccone dai gusti particolarmente radical chic[4]. Ai blocchi di partenza si presentarono così tutti e quattro i maggiori costruttori americani:

Il progetto del DC-3 modificato presentato dalla Douglas. Come si nota, per stendere le correzioni manco si sono presi la briga di usare un righello...
  • La Boeing, che tenterà come al solito di passarla liscia riciclando in un qualche modo il povero 747, ormai strapazzato in ogni maniera nel tentativo di competere con qualsiasi altro aereo senza dover spendere per svilupparne uno nuovo: accorciato per poter competere coi primi bimotore a lungo raggio, allungato e gonfiato di estrogeni promotori della crescita per poter competere con l'A380, dopato e truccato per poter competere col Concorde, ristretto tramite lavaggio a freddo per poter competere con gli ultraleggeri, ed ora privato di due motori e con un terzo malamente ficcato alla fine della fusoliera nel tentativo di costruire un trimotore. Nessuno si fidò del progetto e vennero così condannati all'estromissione dall'appalto ed a progettare un nuovo velivolo ancora più plebeo, il 737, così da diventare i principali partner commerciali di compagnie aeree di dubbia capacità come Ryanair, Air Koryo e, soprattutto, AliTarpate.
  • La Lockheed, che volle strafare progettando un trimotore con tecnologie degne di Star Trek e che finì non per caso per esser chiamato TriStar: inevitabili problemi legali dovuti al Copyright del nome ne ritardarono tuttavia il lancio, la compagnia dovette ritirarsi per poter sostenere i processi e le relative spese e dovette tornare a specializzarsi nella costruzione di velivoli da Missione di Pace.
  • La McDonnell, succursale aeronautica della McDonald's, che presentò un rivoluzionario aeromobile in grado di volare utilizzando il solo olio riciclato delle patatine fritte: una volta veramente troppo tossico perché potesse sopravvivergli persino il più accanito (e dunque immunizzato) cliente dei loro fast food, poteva a quel punto diventare un ottimo carburante aeronautico.
  • La Douglas, che per errore presentò di nuovo i disegni di una sua vecchia carretta, il DC-3, della quale ebbe il solo tempo di modificare malamente i progetti con gomma e matita per far sembrare che fossero disegnati motori a jet al posto dei vecchi motori ad elica derivati da quello del Titanic: dovettero entrare nell'ufficio della Casa Bianca senza manco avere il tempo di disegnare il terzo motore, che abituati com'erano ai vecchi aerei ad elica pensavano dovesse esser piantato nel naso dell'aereo, in mezzo ai piedi (letteralmente) dei piloti.

Rimaste in corsa solo la McDonnell e la Douglas, Nixon si trovava di fronte al terribile dilemma: quale dei due aeromobili costituiva la migliore ricezione dei bisogni possibile per la clientela di riferimento? Sarebbe stata durissima, se non fosse che cause di forza maggiori costrinsero il Presidente alle dimissioni, dando così tutto il tempo alle due aziende di unire le forze e, soprattutto, spartirsi i soldi dell'appalto senza che il nuovo eletto sapesse nulla di quanto accaduto prima.

Specifiche tecniche.

Il nuovo aereo prese dunque il nome di McDonnell-Douglas DC-10. Se il nome della marca deriva evidentemente dalla fusione delle due aziende produttrici, sul nome del modello è sempre permasto un alone di mistero: ufficialmente pare che "DC" stesse per "Dead's Coffin", la destinazione ufficiale cioè cui era destinato in realtà il progetto; tuttavia, altre ipotesi molto gettonate parrebbero essere "Deadly Crash" e, soprattutto, "Devil's Cruiser". Il "10" indica invece il numero di voli necessari prima che accada qualcosa di grave. In codice binario[5].

La struttura dell'aereo era basata su quella del vecchio DC-3, cui però doveva essere montato un terzo motore: non avendo idea di dove appiccicarlo, gli ingegneri si affidarono alla consulenza esterna dei disegnatori Disney, i quali disegnarono un motore penetrante nel timone di coda, che vista la forma e gli autori ai più maligni sa un po' di messaggio subliminale a sfondo sessuale e massonico...

Tipico atterraggio di un DC-10. Notasi il design un po' fallico del motore di coda: sarà mica un messaggio subliminale, spero!

I motori erano tre turboventola, ossia tre grossi ventilatori messi in moto da un turbocompressore, quel congegno per intenderci che montato sulla Fiat Uno finiva per trasformarla in uno strumento da suicidio e che venne non per caso riciclato anche sul DC-10. Il motore centrale forniva inoltre l'energia a tutti i congegni idraulici, e se si rompeva poteva dunque dare origine a tragedie causate dall'intasamento delle tubazioni del bagno di bordo: numerosi incidenti che hanno coinvolto il modello sono stati infatti causati dall'eccessiva concentrazione di passeggeri nel retro dell'aereo, invano in attesa del proprio turno in bagno, che ha finito per sbilanciare e destabilizzare il velivolo.

Costruito con materiali d'avanzo di scatole nere dei Boeing a volerne sottolineare la destinazione più low-cost, il DC-10 venne sempre elogiato per la sua robustezza, infatti il materiale di cui sono costruite le scatole nere è risaputamente il più solido di tutto l'aereo: però nessuno si fiderebbe molto a salire su un aereo costruito dello stesso materiale delle scatole nere, perché vorrebbe dire che nemmeno i suoi progettisti si fidavano della sua affidabilità...

Da notarsi infine il meccanismo di apertura del portellone bagagli, che a differenza di quanto avvenisse sugli altri aerei, esso si apriva verso l'esterno e non verso l'interno, caratteristica questa voluta al fine di aiutare uno dei più fidi e democratici alleati degli Stati Uniti a far "desaparecire" più velocemente possibile gli sporchi dissidenti sicuramente pacifisti e comunisti lanciandoli come di sua prassi dai voli di Stato: se da un lato il design della porta facilitava e velocizzava enormemente questa funzione, dall'altro essa si apriva regolarmente in volo, finendo per far desaparecire i passeggeri a partire dalla "Economy class", non per caso quella più vicina: più povero e bifolco sei, prima vieni risucchiato e ti spappoli al terreno! Il design della porta venne modificato quando ci si rese conto che era più rapido ed economico aspettare che esplodesse qualcosa a bordo dell'aereo, fatto questo che tanto avveniva regolarmente e senza bisogno di aprire le porte.

Storia operativa.

Il primo equipaggio ad ottenere il brevetto per il DC-10 era formato da Capitan Dante, coadiuvato dall'Ufficiale Caronte e dall'Ingegnere di bordo Minosse: il primo coniò peraltro il suo celebre motto "Lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate!" proprio come benvenuto per i passeggeri del nuovo aeromobile. Fin da subito il nuovo aereo ebbe una storia tormentata: pur essendo stato concepito come "aeroghetto" per classi inferiori, infatti, presto la clientela principale cominciò ad essere costituita come già ricordato da radical-chic che amavano recarsi nella propria villa alle Cayman sul nuovo "aeveo del pvoletaviato", lasciando l'antiquato, classista, razzista, fascista e maschilista[6] 747 nelle mani del resto della borghesia. Le compagnie aeree che avevano dunque investito sul DC-10 come alternativa economica ai "jumbo-jet" dovettero correre ai ripari e furono costrette immediatamente ad investire nella creazione di una prima classe corredata con appositi lounge decorati con iconografia castrista e leninista, e soprattutto a renderlo se non affidabile quantomeno un filino più sopravvivibile: dopo i primi anni in cui praticamente ad ogni volo si consumava una tragedia con almeno un centinaio di morti, uscì infatti una versione aggiornata dell'aeromobile, l'MD-11 ("More Deaths"-11), leggermente più affidabile e, soprattutto, molto più capiente, donde il nome di progetto: meno incidenti, ma nel caso avvenissero più fatalità.

Il motivo per il quale l'aereo è più noto sono senza dubbio i suoi spettacolari incidenti, che offrivano peraltro al suo pubblico così bassolocato un'occasione di intrattenimento 3D "low-cost" ed al contempo realistico che più non si può! Alcune delle tipologie di incidenti offerte al pubblico includevano:

  • Sradicamento del portellone bagagli, con conseguente depressurizzazione esplosiva, espulsione dei passeggeri e loro trasformazione in paracadutisti "off limits", cioè senza paracadute: un'esperienza di gran lunga più adrenalinica del vecchio paracadutismo col paracadute!
  • Esplosione di un motore a caso, a volte di due, spesso di tutti e tre, talora con improvviso ed inspiegabile recupero di potenza ad uno di essi: la suspense non è mai stata così alta su nessun aereo di linea...
  • Cedimento strutturale ed improvvisa perdita di pezzi, da una singola vite alla totale disintegrazione in volo, passando per un singolo motore o per un singolo carrello d'atterraggio.
  • Incendio a mezz'aria e completa carbonizzazione di velivolo e passeggeri per incendio dell'impianto cinema di bordo (ma poi che bisogno c'è di un cinema di bordo quando hai già un Film catastrofico americano integrato nell'aereo?...).

Statisticamente, il DC-10/MD-11 è stato il terzo aereo da passeggeri più pericoloso della storia. Al secondo posto va il De Havilland Comet, che però è stato il primo jet di linea della storia e che più che passeggeri paganti ospitava "cavie" pagate in quanto nessuno aveva ancora capito sul serio come costruire jet di linea, ed al primo il Concorde, il quale era però un velivolo supersonico ad altissimo rischio intrinseco di incidenti e che partiva una volta ogni Era Geologica ed al quale dunque è bastato un solo incidente per sballare completamente le statistiche sulla propria sicurezza. Va peraltro ricordato come il suo incidente sia stato causato proprio dai pezzi persi da un DC-10 sulla pista di decollo: insomma, anche se arrivavi sano e salvo dovevi sempre chiederti se il tuo volo non avesse invece ucciso qualcun'altro...

Il DC-10 oggi.

Nonostante tutti i suoi pregi, il DC-10 è stato oggi purtroppo superato in efficienza e scomodità dalle compagnie aeree low-cost, le quali hanno eroso poco a poco la sua nicchia di mercato, emarginandolo in ruoli secondari.

Molto gettonato è il suo utilizzo come aereo cargo, soprattutto perché le Poste possono così trovare una scusa più facilmente se il carico arriva in ritardo o non arriva addirittura: basta pronunciare la fatidica sigla e subito si ha una giustificazione pronta, tanto che "il pacco è precipitato col DC-10" è una frase pronunciata dai corrieri più volte di quanto non lo sia "il compito se l'è mangiato il cane" dagli studenti, con la sola differenza che la prima è molto più credibile.

Alcuni DC-10 sono inoltre stati riconvertiti ad aerei da esportazione di democrazia: essi sono assai rinomati per la loro economicità d'utilizzo, infatti non li si deve manco riempire di ordigni e cianfrusaglie varie ed eventuali, basta bensì farli volare a bassa quota ed aspettare che gli cadano dei pezzi od esplodano direttamente in volo; solitamente pochi minuti sono sufficienti perché il DC-10 si trasformi spontaneamente in un'arma di distruzione di massa.

Girano inoltre voci secondo le quali Caronte sarebbe stato promosso capitano ed ora utilizzi un DC-10 per traghettare le anime dannate verso l'inferno: parrebbe tuttavia che le pene che si provino in volo su questo marchingegno siano tali che dopo di esso a qualcuno l'inferno non paia un luogo poi così terribile, di conseguenza si starebbe pensando di tornare alla vecchia zattera sullo Stige, vendendo invece il DC-10 al primo dittatore od aspirante tale che voglia usarlo come strumento di tortura: il vero nodo del conflitto tra Strunzp e Cicciobombo Bombardiere parrebbe essere il possesso dell'aeromobile infernale, la Cina sarebbe pure essa interessata e starebbe mediando per un leasing condiviso tra tutte e tre le superpotenze. C'è da sperare insomma che quantomeno la vecchia lattina volante non vada pure a causare una guerra nucleare, che di danni già ne ha fatti in abbondanza!

Voci correlate

Note.

  1. ^ Mafiosi e dittatori no, quelli c'hanno i loro jet privati.
  2. ^ Così da essere arrostiti e magari travolti dalla loro esplosione.
  3. ^ Pronti per esser risucchiati fuori dal velivolo!
  4. ^ Che in breve diventeranno ovviamente il tipo di clientela principale.
  5. ^ Per i più ingenui tra il pubblico: 2.
  6. ^ Parole delle quali non hanno mai saputo loro stessi il senso, ma pronunciarle sembrava tanto di moda!...