Max Planck

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia deliberatamente idiota.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Planck poco prima di essere linciato, notare la rassegnazione negli occhi.

Karl Ernst Ludwing Marx Planck (Vienna, 12 agosto 1887 – Vienna, 4 gennaio 1961) è stato un fisico tedesco che si è macchiato del crimine più perverso esistente: l'essere ebre... la meccanica quantistica.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Max Planck

Come accadde

Quello che viene oggi definito il più grande incidente culturale della storia iniziò quasi per caso (ma neanche tanto) quando, per astrusi motivi, si era capito che in teoria un corpo nero, tipo una figa, avrebbe dovuto teoricamente irradiare energia infinita. Un po' incuriosito da questo misterioso organo, un po' preoccupato per le penetrazioni dei posteri, Maxy decise di andare a fondo. La luce al tempo era considerata come una pallosissima e arzigogolata onda oscillante, Max con un ragionamento da seconda elementare pensò che forse era troppo complicata e sarebbe stato meglio se la luce fosse stata una semplice pallina, facile no? No.

Imprevedibili conseguenze

Il problema era che la pallina era tanto piccola che non si capiva dove dovesse andare, in pratica era contemporaneamente in un casino di diverse località senza pagare l'affitto, inutile dire che gli altri fisici si incazzarono come bestie. Il suddetto Planck aveva però ancora un' opportunità: quella di vedere quali conseguenze avrebbe avuto la sua teoria sul resto del mondo. La situazione era imbarazzante, ci si rese conto di non poter più scrivere mezzo postulato senza di essa, i fisici linciarono Planck e si prepararono a un secolo (1908-2008) di duro lavoro infruttuoso.

La costante di Planck

Quando la si menziona si pensa a un numero che ricorre in numerose applicazioni non solo in fisica, e a buon diritto. Presentando la sua scoperta con una memorabile e laboriosissima dimostrazione di fronte alla Convention Interplanetaria di ConFindustria, il buon Planck infatti giungeva al valore numerico della costante h, soluzione dell'equazione su cui aveva speso tutta la sua vita. Ne riportiamo il passaggio conclusivo:

.

Stupefacente.

Curiosità

  • Schrodinger era convinto che il suo gatto non fosse né vivo né morto, ma che Planck gliel'avesse rapito mentre cercava una scatola d'acciaio.