Mario Biondi

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« Shalala, shallailaaa... »
(Mario Biondi espone le proprie riflessioni sulla situzione politico-economica globale)
« Shalala, shallailaaa... »
(Mario Biondi sull'effetto serra)
« Shalala, shallailaaa... »
(Mario Biondi sulla guerra in Iraq)
« Shalala, shallailaaa... »
(Mario Biondi sul debito pubblico)
« Shalala, shallailaaa... »
(Mario Biondi sul senso della vita)
« Mario Biondi, se ti piscio in testa forse ti crescono i capelli »
(Pino Scotto su Mario Biondi)

Biografia

Mario Biondi che saluta romanamente i suoi fan.

Mario Biondi è il cantante più amato dal popolo italiano, per la sua profonda voce cavernosa e sexy e per il semplice motivo che i suoi testi non consistono in seghe mentali, case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale, svegliarsi la mattina, la musica in me o nel volere soltanto che la notte velocemente andasse, ma in un ruspante e amabile shalala, shanainaaa....

A causa di questi gioiosi latrati è stato soprannominato l'abbaione data la sua grande passione per l'abbaiare alla luna e rompere i coglioni al vicinato nel raggio di 50 km.

Il bel Mario nasce a Beatitonia (provincia di San Pancrazio Salentino), quasi duemila anni dopo la nascita di Gesù. Alla nascità possedeva già la calda voce che lo caratterizza, al punto che sedotte da essa le infermiere facevano a lotta per chi dovesse aiutarlo a fare la pipì. Il buon Mario cresce, a scuola quando fanno l'appello ogni volta crepa un muro, ma la sua vita scolastica procede tranquillamente, fino a quando nell'ora di musica tenta di uccidere il professore perché aveva una voce troppo acuta. Per ciò viene spedito in galera con una mascherina stile "Dr. Lecter", applicatagli dai detenuti per farlo tacere nelle notti di plenilunio. Riesce tuttavia a fuggire da questa follia con l'ausilio dei suoi due amici più fidati: la lucente pelata (da lui chiamata Raffaella) e il motocazzo (da lui non chiamato ma toccato spessissimo). Grazie a costoro e a un nucleo armato composto da Rocky, Rambo, Mino Reitano e Winnie Pooh, riesce ad abbattere i muri e fuggire dalla prigionia.

All'età di anni pubblica il suo primo album a base di fisarmonica e quattro svervego. Successivamente un produttore discografico che non voleva bene al mondo, gli ha fatto pubblicare un disco di jazz premiato come miglior abbaiata dell'anno e che ha vinto il premio alla migliore shailala-lallalaiaata dell'anno. Il produttore è stato poi linciato da una massa di contadini in rivolta perché a loro detta gli ululati del bel Mario attiravano le talpe e i drogati nei loro campi.

Ora il bel Mario è sposato con una troll di montagna proveniente da Campobasso, della quale si era innamorato a causa della sua possente voce. Ora ha cinque figli ottenuti tramite il famigerato motocazzo, e che ha chiamato rispettivamente: sha, la, illa, la, illa. tutti e cinque sono felici e crescono pelati ma barbuti, e ricevono delle sonore bastonate ogni qualvolta parlano in maniera normale.

Nella sua crescita artistica v'è stata una parentesi gabber che tutt'oggi non rinnega.