Luisa Corna

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« Ah, lei è Luisa Corna? Non l'avevo riconosciuta con tutti quei vestiti addosso. »
(Peppino Prisco su Luisa Corna)
Per avere successo nella vita ci vuole talento e culo, e Luisa è una donna piena di talento.


Luisa Cornea, in arte Luisa Corna o Luisa Cornuta (Palazzolo abusivo sull’Oglio, 1965) è una famosa showgirl, sapete, quelle tizie che stanno scosciate su un palco per tentare (in questo caso con MOLTO successo) di alzare gli ascolti di una trasmissione. Dotata dello stesso senso dell’umorismo di una vedova innamorata il giorno dei funerali di suo marito, Luisa Corna riesce a coniugare bene la bellezza di un corpo statuario ad un carattere simpatico come un ricovero in ospedale. Questo binomio vincente l’ha fatta diventare il sogno erotico di molti uomini, nonché l’idolo di tutte le costipate.

Biografia

Luisa Corna inizia facendo la modella per Dolce & Gabbato, Missoni e Armandino Vuitton, cugino meno famoso del celebre Luis.
Decide poi di studiare recitazione a Milano. Dopo tre anni le verrà rilasciato il seguente attestato: "Luisa Corna ha tentato di studiare recitazione qui".
Nel 1998 affianca Giampiero Ingrassia nella conduzione del programma Tira e Molla:

« Chi è? »
(Giampiero Ingrassia su Luisa Corna)
« Chi è? »
(Luisa Corna su Giampiero Ingrassia)
« Chi sono? »
(Telespettatori su tutti e due)

Dal 1999 al 2002 diventa la valletta di Controcampo. Viene piazzata sul lato ovest del palco, un punto temuto da tutti perché era lì che andavano a finire tutte le saette salivari di Maurizio Mosca.
Nel 2000 avvengono due fatti inspiegabili. Il primo è che a Giorgio Panariello viene in mente di fare un film, ma d’altronde da quando ci hanno provato Costantino e Daniele ogni essere di questa terra sarà legittimato a provarci nei secoli dei secoli. La seconda è che Panariello affida un ruolo da attrice a Luisa Corna. La ragazza non sfigura ma le sue tette rifatte sono la cosa che viene inquadrata di più, per cui durante la proiezione del film si ha l’assurda sensazione che la Corna abbia le tette ventriloque. La showgirl interviene subito con una nota per smentire ogni diceria, sebbene il professor Ciardulli dell’Università dell’isola d’Elba affermerà che comunque tale fenomeno, seppur raro, non è tuttavia impossibile.

Luisa Corna ha sempre smentito un suo avvicinamento al Carroccio. Eccola nel calendario 2003 della Lega Nord.

Nel 2002 qualcuno le fa notare che ha una bella voce, così duetta sul palco dell’Ariston con Fausto Leali mentre in tv mandano in onda la pubblicità. L’accoppiata è davvero perfetta: la Corna aveva bisogno di affiancarsi ad un cantante esperto, Leali aveva bisogno di affiancarsi a una stanga che gli permettesse finalmente di fare il salto di qualità:

- Luisa Corna: “Ma... Fausto, io quando dovrei cantare di preciso?”
- Fausto Leali: “Beh, questi sono dettagli, guarda che io credo molto nel tuo talento di cantante. Intanto provati questo perizoma di pelle, vediamo come ti sta.”

La canzone arrivò comunque quarta, ma solo dopo che la Corna si decise a regalare il famoso perizoma ai membri della giuria.
Dopo una piccola esperienza nel programma La grande Notte condotto da Gene Gnocchi, che la Corna lascerà subito, convinta che l'autoironia sia una malattia contagiosa, sempre nel 2002 entra nella squadra di Notti mondiali, un programma sportivo sui mondiali di calcio. Il suo compito è svegliare Galeazzi dalla catalessi alla fine della pubblicità.

Nel settembre dello stesso anno la Corna si fa ricevere da un dirigente Rai per un colloquio di lavoro. Quel colloquio venne erroneamente intercettato dalla Magistratura di Bari, ma a causa di un guasto tecnico tutto ciò che ne rimane è l’inizio (buongiorno signorina Corna. Prego, si sieda) e la fine (Luisa, aspetta! Riprenditi la giarrettiera!). Il risultato di quel proficuo incontro di lavoro è la conduzione del programma Napoli prima e dopo, un programma che valutava le differenze estetiche nel capoluogo partenopeo prima e dopo la scelta vincente di farne la discarica d’Italia, con tanto di intervista esclusiva ad un’entusiasta famiglia di scarafaggi napoletani.

Nel 2006 Luisa Corna pubblica il suo primo album, prodotto da Lele Mora e con brani scritti da Renato Zero, Gatto Panceri e Gatto Silvestro. Nel 2008 recita nella fiction Ho sposato uno stronzo. Il ruolo del protagonista viene affidato a Flavio Insinna, una scelta che si rivelerà azzeccata.

Una storia di Corna

Umberto Bossi dopo l'ultimo incontro di passione con Luisa Corna.

Nel 2004 La Corna venne avvistata nel Motel Paradiso dei fedifraghi a Cremona, uno di quei motel dove le pareti insonorizzate fanno la differenza. Fonti attendibili (il portiere impiccione) sostengono di aver visto la Corna nella hall in compagnia del senatùr Umberto Bossi che diceva: uè, bella chiappona! Spero tu ti sia portata gli sci, perché alla neve ci ho già pensato io!
Qualche ora dopo il portiere vide scendere di corsa una barella. Da un lato Luisa Corna vestita da Wonder Woman, dall’altro Roberto Calderoli vestito da Tarzan e sulla barella Umberto Bossi, completamente blu e coperto da un lenzuolo che si alzava come un pinnacolo all’altezza del pube. Secondo indiscrezioni pare che i due sventurati abbiano vagato a lungo prima di decidere a chi rivolgersi, per paura che il fattaccio finisse sulla stampa, mentre Bossi, con gli occhi a palla e il colorito da puffo, ansimava sul retro dell’auto con l’uccello in rampa di lancio come un razzo a Cape Canaveral. Ciò che vediamo oggi è il Bossi superstite di quella notte brava, un uomo che riesce a mandare a cagare gli extracomunitari solo con la parte destra del corpo perché la sinistra è paralizzata.
La Corna dal canto suo smentì tutte le affermazioni affermando, mentre era intenta a sistemarsi un foulard verde nel taschino del suo tailleur, di non aver mai conosciuto Umberto Bossi né di aver preso contatti con qualche esponente del suo partito. Alcuni suoi vicini dicono di averla vista nottetempo gettare in un cassonetto un costume da Wonder Woman, ma se dovessimo affidarci al gossip per dare le nostre notizie questa non sarebbe più un’enciclopedia e finiremmo per rubare il lavoro a quelli di Studio Aperto.

Discografia

Singoli

  • Dove vanno a finire gli scarichi, quando li tiri, 1992
  • Ora che ho bisogno di the, 2002
  • Inno della Lega Nord, 2005

Filmografia

  • Nirvanal
  • Al momento giusto, regia di Giorgio Panariello. Ruolo: la gnocca
  • Ho sposato uno stronzo, regia di Carmine Elia. Ruolo: la gnocca
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 29 maggio 2011 con 80% di voti (su 10).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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