L'eredità

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Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi ciò che spinge le persone a scannarsi appena muore un parente con un discreto patrimonio, vedi Eredità.
« Sono accompagnato da mia madre. »
(Frase standard di esordio)
« Non me ne voglia, ma... »
(Concorrente de L'eredità che punta il dito sul collega dal malloppo più grosso)
« Vorrei salutare il mio trisavolo, il mio bisnonno, mio padre, mia zia, i miei 52 nipotini, i miei vicini di casa, la figa della 3^ B anno 1976/77... »
(Frase standard di congedo dopo l'eliminazione)
« Quando scrissi "Fenomenologia di Mike Bongiorno" credevo che si fosse toccato il fondo. Mi sbagliavo. »
(Umberto Eco su L'eredità)
« La cipolla! »
(Pedro Valti all'eredità che ha trovato la risposta universale)
« Una trasmissione dove prevale la cooperazione, il rispetto individuale e dove il bagaglio personale ricopre un ruolo fondamentale. »
(Nessuno su L'eredità)
« Minchia oh, ma Benedetta è troppo uno sturbo! »

Si racconta che L'eredità sia un telequiz a premi e che vada in onda su Rai Uno dal 29 luglio 2002 per la gioia di tutti coloro che amano una sana competizione tra utenti dotati di quoziente intellettivo superiore alla media. Appunto, si racconta. La realtà è molto più tragica.

Breve storia

Elena Santarelli desnuda, Francisco Goya, 1800, olio su tela. Milano, Galleria Max.
Amadeus

L'eredità nasce nel lontano 2002 da un'idea di un personaggio tutt'ora latitante e la conduzione viene affidata al celeberrimo DJ e conduttore radiofonico salisburghese Wolfgang Amadeus Mozart, conosciuto nell'ambiente solamente come Amadeus, coadiuvato da quattro graziose e caste cortigiane: Giovanna Civitillo di Borbone, Elena Santarelli Borromeo, Claudia De Falchi Serbelloni Mazzanti Viendalmare e Anna Gigli Molinari Della Rovere.

Nella versione originale l'eredità era costituita dai tantissimi debiti contratti da Amadeus, che in questo modo erano "spalmati" tra ignari cittadini (come noto Mozart morì insolvente, al punto da non potersi nemmeno pagare una tomba. Una delle cortigiane, Giovanna Civitillo di Borbone, gli dette un figlio poco tempo prima della dipartita).

Dopo la morte del DJ austriaco nel 2006 la conduzione passò all'abbronzato più in voga nel palinsesto italiano: Carlo Conti. Anche per le cortigiane era giunto il tempo di far le valigie alla volta di migliori lidi: ormai avulse dal corso degli eventi, esse furono sostituite da quattro "professoresse" di cui parleremo in seguito. Nel 2009 e nel 2011 queste "professoresse" furono rimpiazzate da altre quattro: si sa, ormai anche nella scuola la parola d'ordine è precariato...
Ancora oggi la comunità scientifica si chiede in cosa siano laureate queste insegnanti e perché debbano ballare. L'illustre scienziato Alvaro Vitali sostiene che esse debbano provocare nel pubblico maschile reazioni incontrollate per mantenere costante l'attenzione al programma, tuttavia la sua teoria sembra non aver trovato ancora fondamento.

Il gioco

Non tutti puntano il dito contro il proprio nemico

Ogni concorrente dei sei di partenza deve cercare di raggranellare più denaro possibile sottraendolo agli altri mediante eliminazione[1]. Se si riuscirà a giungere alla prova finale e a dare la risposta esatta si potrà ereditare il malloppo. Il gioco è suddiviso in varie manches: Vero o falso?, I fantastici quattro, La scossa, Cos'è?, Il duello finale e La ghigliottina. La fine di ogni manche è sancita dall'eliminazione del pirla che ha commesso due errori, eccezion fatta se risponde bene a una domanda e scampa miracolosamente alla collera dell'avversario.

Vero o falso?

Questa è la prima fase della trasmissione, nella quale vengono presentati uno per uno i casi umani partecipanti e che sono allegramente sputtanati dai loro accompagnatori ove presenti[2]. Successivamente il sadicissimo Carlo rifila loro un'affermazione che devono identificare come vera o falsa. Le preferite dagli autori sono quelle riferite a ricerche dell'università di Vattelappesca circa l'orientamento sessuale dei peli del naso oppure quelle sul comportamento dei dugonghi della steppa caucasica, con annessa spiegazione delle mitiche Prof.

I fantastici quattro

In questo gioco vi sono quattro personaggi o anni da associare ad un'affermazione o ad una citazione. La cosa brutta è che alcuni elementi, tutti presentati da Carlo come incredibili, straordinari eccetera, spesso non meritano nemmeno di essere menzionati con personaggi ben più importanti se non di altra epoca: capita spessissimo di trovare Bill Kaulitz in mezzo a Frank Sinatra, Miles Davis e Edith Piaf, oppure Riccardo Scamarcio insieme a Clark Gable, James Stewart e Gregory Peck.

La scossa

Il momento leggendario

La manche preferita da tutti, non tanto per lo svolgimento, quanto per il fatto che una Professoressa, a rotazione, mette in bella mostra il paraurti anteriore e quello posteriore. Eh, beh, mica si può vivere di solo nozionismo, ci vuole anche la carne...
Le mani dei concorrenti sono posate su piastre metalliche e la domanda prevede ben nove opzioni, ma a differenza delle altre manches bisogna mancare quella giusta. Il perché lo dice il nome: nel caso che un malcapitato becchi proprio quella risposta, il suo corpo sarebbe attraversato da una scarica di 400 V che porrebbe fine alla sua esistenza.

Cos'è?

Cos'è?

I tre sopravvissuti alle altre manches devono indovinare l'oggetto o la persona misteriosi tramite gli indizi che Carlo snocciola. Generalmente tali indizi sono incomprensibili a chiunque sia dotato di un Q.I. inferiore a 160, oppure sono stupidissimi giochi di parole di quelli che si sentono all'asilo. I giocatori ci mettono diversi minuti per capirlo, anche coloro che a casa lo indovinano al primo colpo, dando origine a spiacevoli episodi.
Esempio:

  1. Quasi tutti l'hanno vista almeno una volta nella vita
  2. Ha le labbra, ma non è sul viso
  3. Gli uomini perdono la testa appena ne hanno una davanti
  4. Può essere usata per ricattare...
  5. ...e per fare carriera sul lavoro
  6. Per tante donne costituisce l'unica fonte di reddito
  7. È soggetta a perdite
  8. Alcuni vi cercano un pulsante
  9. Una particolarmente fortunata riceve molte botte
  10. Vi si possono inserire corpi di forma cilindrica

Voi avete capito qual è l'oggetto in questione? Io no!

Chi riesce in qualche modo a indovinare ha il diritto di uccidere (in senso metaforico ma non troppo) uno dei due avversari per prendersi la sua eredità e affrontare l'ultimo rimasto al duello finale.

Ne rimarrà solo uno...

Il duello finale

Questa fase decreta colui che avrà diritto di tentare il tutto per tutto alla Ghigliottina e di presentarsi alla puntata del giorno dopo, pronto per una nuova orgia di soldi e di sangue.
Per i due finalisti sono disponibili otto domande con vari valori e vari argomenti tra cui "Pippare gatti", "Sesso", "Religione", "Comunismo", "Nazismo", "Nonciclopedia", "Storia", "Itagliano", "Matematica", "Scenza" e altri ancora inventati sul momento dagli autori. Chi sbaglia cede tutto il malloppo all'avversario, chi non diventa campione viene finito a colpi di machete nei camerini.

La ghigliottina

Carlo Conti mostra al pubblico la testa di uno sfortunato concorrente

Bene! Avete superato indenni tutte le altre prove. Avete squartato, smitragliato, fatto volar denti, puntato il dito contro tutti. Ora solo uno sforzo vi separa dalla vostra pentola piena d'oro. Carlo vi propone cinque parole, cinque semplici parole che dovete scegliere fra due opzioni per volta. Ognuna di queste parole ne ha un'altra che funge da collegamento, ma attenzione! Se fate un passo falso una lama scenderà implacabile sul vostro delicato collo. Per incentivare di più il giocatore a indovinare la parola di collegamento oltre al montepremi sono previsti vari trofei a scelta: personalmente vi consiglio la notte sadomaso con Benedetta.
Esempio:

GIGOLÒ
GOMMA
MASCHIO
TESTA
RANDA

Qual è la parola che sta bene con tutte e cinque?

Facce da... L'eredità

I concorrenti sono il pezzo forte di un qualunque quiz: preparati, scanzonati quanto basta, competenti, alfabetizzati, distinti... Ah, no, scusate, mi stavo confondendo con Chi vuol essere milionario?. Ecco, per quanto concerne L'eredità, pensate l'esatto contrario di quello che ho appena detto: scoprirete la dimostrazione della "teoria del caos". Qui di seguito, se avete abbastanza fegato, potrete leggere le descrizioni delle cavie umane tipiche di questo programma.

Il vitellone

Il sogno di ogni vitellone
« Sono qui principalmente perché voglio trovare una ragazza. »
(Grido di battaglia del vitellone)

Descrizione: il vitellone (oggi più conosciuto come bamboccione o truzzo) va a L'eredità solo per puro esibizionismo. Apparentemente del denaro non gliene importa molto, quello di cui ha più bisogno in quel momento è la fregna. Costantemente single, spera di trovare in questo modo l'anima gemella presso il suo sperduto paesino. I suoi gusti? Bionda e con gli occhi verdi[3] come la Prof. Benedetta, da cui estorce pure il bacetto propiziatorio.
La sua ignoranza è semplicemente immensa, generalmente è incapace di esprimersi in un italiano decente, afferma che Margaret Thatcher varò la Perestroijka e che Benito Mussolini affondò la flotta USA a Pearl Harbor nel 1941, in compenso sa tutto di calcio e televisione. Se ha terminato le superiori, frequenta qualche facoltà universitaria a caso e a tempo perso senza metterci un centesimo: il lavoro per questo individuo è altamente tossico, difatti non hai mai ben chiaro cosa vuole fare della sua vita.
Solitamente si presenta vestito come per andare al Papeetee di Riccione, evitando fortunatamente gli accostamenti cromatici orribili e i pantaloni con la scritta "RICH" sulle chiappe caratteristici della sua specie.
Età: dai 18 ai 30 anni.
Accompagnatori: due amici vitelloni e morti di figa quanto lui, la cugina gnocca oppure la mamma pronta a prendere le difese del suo "piccolino" e ad allacciargli le scarpe.
Pregi: non diventa mai campione, anzi, è spesso il primo a essere buttato fuori per la gioia degli altri giocatori e di Benedetta.
Difetti: una volta raggiunti i 30 anni si evolve in un top-manager.

Il vitellone campano

« Uè, Carlo, non fammi tene' o' magone, dimme se 'sta risposta è ggiusta, altrimenti u' salut' a tutt' e' quante [le Professoresse], è stata 'na bbella esperienza. »
(Il vitellone campano quando Carlo fa la suspence sulla domanda finale del cavallo bianco di Napoleone)
« Uè! Sono o' campione! Nun ce posso credere! Carlo, m’e fatt caga' in mano, tenevo paura di ave' toppato pecché era difficile. [Ora rivolto all'avversario] Ehi, cumpa', ha vinto o' migliore, t'agg spaccat' e' corna, manname 'na cartolina dal paesiello tuo! AH! AH! AH! »
(Il vitellone campano dopo essere stato proclamato campione)

Recentemente al gioco vengono spesso scritturati infiltrati sottobanco trovati attraverso rigorosi test attitudinali tenuti da psicologi militari[citazione necessaria] un gran numero di vitelloni provenienti dal Granducato di Caldòria. Le motivazioni di questo movimento migratorio di tali pitèci®[4] si possono riassumere nel loro patetico tentativo di scimmiottare nei gesti e nei dialoghi il loro conterraneo Massimo Troisi. Ed essendo il pubblico in studio e quello a casa composto da altrettanti piteci®[4], hanno un grandissimo successo e fottono il premio finale a tutti gli altri che hanno la sfiga di giocare con lui.

La sognatrice

Una sognatrice accetta con sportività la sua eliminazione
« Da grande voglio fare [inserire mestiere con stipendio/parcella/onorario da almeno quattro zeri], avere una grande casa in campagna e tanti figli. »
(Grido di battaglia della sognatrice)

Descrizione: la sognatrice (oggi più conosciuta come bimbaminkia, fangirl o pornobimba), è per certi versi la controparte femminile del vitellone. Ama mettersi in mostra, ma è anche affamata di soldi, specie dopo che ha visto quel paio di stivali in pelle di pitone all'outlet di Vergate sul Membro. La sognatrice non necessariamente è single, si presenta spesso scortata da un ragazzo completamente ebete come lei. Se non ce l'ha spera sempre in Riccardo Scamarcio o in George Clooney.
L'ignoranza del soggetto è anch'essa importante, mediamente è più alfabetizzata del vitellone anche se non si risparmia certe "cantonate" indicatrici del suo basso profilo scolastico. Sa ha finito le superiori, frequenta[5] facoltà dai nomi esotici quali Scienze della comunicazione, Scienze politiche e Scienze dell'ambiente, oppure Giurisprudenza, Medicina e Psicologia, e finisce puntualmente fuori corso. Da grande vuol fare tutto e niente allo stesso tempo, basta che lo stipendio sia sostanzioso perché altrimenti non può dedicarsi allo shopping insieme a mammina e al povero disgraziato del fidanzato, vuole sposarsi presto e avere tanti figli che nessuno sa come farà a mantenere.
In trasmissione si veste come quando va in discoteca il sabato sera: scarpe ballerine o con tacco da 14 cm, minigonna o jeans elasticizzati giro-figa rigorosamente senza mutande, top o maglietta con super scollatura per mettere in risalto le sue grazie. Se la sognatrice è particolarmente corpulenta cela il grasso con un maglione e un paio di pantaloni.
Età: dai 18 ai 30 anni (40 nei casi più gravi).
Accompagnatori: mamma e papà se single, mamma e fidanzato se impegnata oppure due amiche complici delle sue malefatte.
Pregi: raramente diventa campionessa e il ragazzo la molla per una delle Prof..
Difetti: voce stridula o squillante; se fa carriera finisce a lavorare nel mondo dello spettacolo; se rimane al palo si trasforma prima in precaria e poi, eventualmente, in tardona.

Il/la nerd

«Ma vai! Ma vieni! Ho vinto 200.000 euro
« Voglio fare il/la ricercatore/trice. E comprarmi una macchina. »
(Grido di battaglia del/la nerd)

Descrizione: il/la nerd è la "mosca bianca" del programma. La sua intelligenza è superiore alla media[6], a volte è in grado di prevedere le domande che Carlo sta per fargli. A scuola e all'università prende sempre 10 e 30 e generalmente è già in procinto di dare la tesi a soli 20 anni, ma purtroppo tende a tirarsela in modo fastidioso e a fare il lecchino.
Il suo sogno è fare il ricercatore, frequenta facoltà esclusivamente scientifiche (i soldi della vincita sono destinati solo a questo scopo), è un genio del computer nonché lettore/trice di manga in lingua originale. Se non è single ha un(a) fidanzato/a anch'esso/a nerd. I telespettatori si chiedono cosa ci faccia quell'alieno in studio, visto il livello di cultura generale che si respira là dentro: forse avrà fatto confusione con i casting, forse vuole "civilizzare" il volgo che lo circonda, o forse è un(a) inguaribile masochista. Sia quel che sia, raramente sbaglia un colpo e se è molto fortunato/a arriva a vincere il montepremi senza difficoltà.
Il suo corpo gracile è ampiamente coperto da strati e strati di tessuto, gli occhiali costituiscono la dotazione standard insieme alla poca pelle pallida visibile.
Età: dai 18 ai 25 anni.
Accompagnatori: nessuno, il/la fidanzato/a oppure due amici/he di università nerd quanto lui/lei.
Pregi: è educato e non sporca per terra.
Difetti: la sua saccenza può suscitare malcontento; dato lo stato in cui versa la ricerca in Italia e se non emigra all'estero non può che evolversi in precario/a.

L'alternativo/a

Tipo A

Alternativi di tipo A assortiti. Maneggiare con cura.
« [Inserire slogan di partiti politici/band musicali/movimenti giovanili/associazioni/centri sociali/movimenti per i diritti] »
(Grido di battaglia dell'alternativo/a di tipo A)

Descrizione: l'alternativo/a di tipo A (noto/a anche come anarchico/a, anticonformista, comunista, Emo, fascista, femminista, filopalestinese, pacifista, punk, skinhead o qualunque altro termine che sconvolga il perbenismo della società) usa la TV per esportare il suo messaggio di diversità. Il denaro ovviamente gli/le fa comodo, perché sostenere una causa richiede sempre un contributo economico. Lui/lei è troppo avanti per piegarsi agli stereotipi della sua società retrograda e bigotta, ragiona troppo avanzato, si sente portatore/trice di idee nuove, pensa di poter cambiare il mondo facendo sentire la propria voce. Per tutti questi motivi è spinto/a a partecipare a un quiz dove si promettono montagne di soldi e dove si mette in scena la mercificazione della donna... il vero alternativo è soprattutto coerente!
Come il vitellone e la sognatrice frequenta a spese dei genitori qualunque facoltà il cui nome sia anticonformista ma il suo profitto è scarso poiché è troppo impegnato/a a occuparla oppure perché costantemente in piazza a urlare qualche roba incomprensibile in un megafono.
Il look riveste un ruolo altrettanto fondamentale per la ricezione del suo messaggio e si adegua all'ideologia a cui appartiene: un(a) comunista prediligerà un bell'eskimo della Belstaff, una kefiah Dolce & Gabbana, una maglietta di Che Guevara firmata Roberto Cavalli, un paio di pantaloni "a zampa d'elefante" Levi's, un paio di Converse da 150 euro a scarpa e occhiali Giorgio Armani. Uno/a di CasaPound sfoggerà invece una t-shirt nera con riportata una frase del Duce realizzata in casa tramite decacolmanie, un fascio littorio al collo fatto fare dall'amico fabbro e un manganello di legno autocostruito.
Età: dai 18 ai 30 anni.
Accompagnatori: mamma e papà per il sostegno psicologico oppure due amici/he fedeli alla causa con i ruoli rispettivamente di ideologo e commissario politico.
Pregi: viene eliminato/a subito in modo non indolore; dove c'è lui/lei c'è anche l'erba.
Difetti: se sopravvive può evolversi in alternativo/a di tipo B, in precario/a e/o in tardona.

Tipo B

Alternativa di tipo B
« Ho 30 cani che scorrazzano liberamente nel mio appartamento e mangio vegano per non ferire i loro sentimenti. »
(Grido di battaglia dell'alternativo/a di tipo B)

Descrizione: l'alternativo/a di tipo B (noto/a anche come ambientalista, animalista, attivista di Greenpeace, hippie o No global) è un'evoluzione che interessa solo certi soggetti di tipo A. La differenza sostanziale si trova nel fatto che ha abbandonato la casa dei suoi per andare a vivere non si sa dove, circondato/a dai figli avuti dalle sue tante relazioni sentimentali. È diventato/a un(a) amante degli animali al punto da convertirsi al veganesimo e permettere ai suoi molti cani, gatti e furetti di mangiare, bere e defecare ovunque per non offendere i loro sentimenti. Non ha perso tuttavia l'amore per la pace, per le proteste e per le occupazioni illegali, rivolte questa volta a multinazionali, petroliere o centrali nucleari.
In trasmissione si presenta vestito/a con indumenti autoprodotti in fibra vegetale, un fisico asciutto e un colorito giallognolo dovuti alla totale assenza di carboidrati nella sua "dieta". L'igiene personale, già precaria quando era un tipo A, ora manca completamente. Il denaro gli serve per comprare un pannello solare e un generatore eolico.
Età: dai 30 ai 60 anni (65 per gli uomini).
Accompagnatori: due dei figli maggiorenni, due dei suoi tanti partner oppure nessuno.
Pregi: vedi il tipo A; raggiunta la terza età si rende conto che le sue idee sono utopie e si tramuta in un(a) tranquillo/a pensionato/a.

Il/la precario/a

La faccia standard del precario
« Spero in tempi migliori, intanto cerco di vincere qualcosa qui. »
(Grido di battaglia del/la precario/a)

Descrizione: il/la precario/a è un'ex sognatrice o un(a) ex nerd che per qualche strana ragione non è riuscito/a a trovare un lavoro fisso a differenza del vitellone, che nel frattempo tanto ha dato e tanto ha avuto per diventare un rispettabile top-manager, o di certe altre sognatrici che nella vita hanno dato e basta. Non ha perso tuttavia il suo ottimismo e prima di iscriversi a L'eredità ha già tentato la sorte con "giochi economici" quali il Superenalotto, il videopoker oppure Win for Life!, dilapidando in poco tempo i suoi già miseri risparmi e il fondo pensione dei genitori.
In trasmissione adotta uno schema ampiamente premeditato: voce dimessa, volto sempre torvo, abbigliamento volutamente obsoleto. Grazie a questi trucchetti riesce a impietosire il pubblico, i giocatori e a vincere a mani basse.
Età: dai 25 a +∞ anni.
Accompagnatori: moglie/marito oppure fidanzato/a anch'essi/e precari/ie.
Pregi: vedi nerd.
Difetti: alla lunga tende a fare la vittima e a gridare al complotto per ogni cosa; le donne possono evolvere in tardona.

Il top-manager

«Figa, pvopvio adesso mi si doveva vompeve la Jaguav? Meno male che sono qui a L'evedità, così me ne compvo una nuova e già che ci sono collaudo i sedili veclinabili con una delle Pvoffessovesse!»
« Vivo solo, ma una volta a settimana vado a Milano in macchina per farmi stirare camicie e cravatte da mamma. »
(Grido di battaglia del top-manager)

Descrizione: il top-manager (meglio conosciuto come Papi, pappone, radical chic o snob) è l'uomo che non deve chiedere mai. Evoluzione del vitellone o dell' alternativo di tipo A, si è arricchito in poco tempo grazie ai suoi agganci nel mondo che conta e per il fatto di aver preso una laurea nelle università che contano. Vive in una lussuosissima casa in una città del Nord Italia, circondato da splendide domestiche che paga a ore. Il suo garage è immenso e non fa niente senza avere sotto le sue dorate terga una Porsche o una Ferrari, nemmeno la doccia.
I vestiti D&G, Richmond oppure i jeans con i risvolti "alla scozzese" della gioventù hanno fatto a posto a completi Prada, Gucci o Yves Saint Laurent. Nonostante questo cambiamento due cose sono rimaste per lui un punto fermo: l'esibizionismo e, soprattutto, la mamma. Il top-manager non può far a meno della figura materna, dato che non sa stirare, non sa cucinare, non sa ancora allacciarsi le scarpe e non sa neanche scegliersi le donne. La povera madre è quindi costretta ad accompagnarlo pure in trasmissione.
Età: dai 30 ai 50 anni.
Pregi: vedi vitellone; a 50 anni se ne va in Brasile[7] a godersi la vecchiaia e non torna più.
Difetti: prima o poi sente l'impulso di entrare in politica; i soldi della vincita finiscono spesso nella polvere.

La tardona

Tardona in assetto da combattimento
« La prima cosa che farò con questi soldi? Mi regalerò un viaggio a [inserire stupida località turistica]. »
(Grido di battaglia della tardona)

Descrizione: la tardona (o mantenuta) è uno dei possibili stadi evolutivi di una sognatrice, di una alternativa di tipo A o di una precaria. In questa fase la donna pensa di essere una super topa, proprio come venticinque anni prima, nonostante il suo corpo stia cadendo a pezzi. Passa la maggior parte del tempo in beauty farm o dal chirurgo plastico per puntellare con abbondanti dosi di silicone e botulino quel che rimane della sua struttura portante, si veste anche come venticinque anni fa, con la differenza che gli abitini di un tempo mal si adattano al grasso che ora infesta gran parte dell'epidermide. Sempre per mantenersi giovane dentro frequenta disco alla moda e cerca di rimorchiare con le sue coetanee truzzi di cui potrebbero essere nonne. Quando non esce si barrica in casa per vedere programmi "giovanili" come Beatiful, Dallas, Happy Days, Love Boat e MacGyver[8].
Il denaro rappresenta la priorità assoluta della tardona, generalmente proviene dal portafoglio del marito[9], ma quando scarseggia o si butta nel gioco d'azzardo oppure si iscrive a L'eredità soddisfando così anche il suo sfrenato esibizionismo.
Età: dai 40 a +∞ anni.
Accompagnatori: il marito o due amiche tardone.
Pregi: con i soldi della vincita apre un bordello a Cuba in società con un giovanotto del posto di cui si è follemente innamorata, facendo perdere le proprie tracce.
Difetti: spesso torna dopo alcuni mesi imbarcata su un mercantile panamense e senza un centesimo in tasca: il giovanotto del posto è scappato con tutta la grana.

Il pensionato

La millantata vitalità del pensionato.
« Voglio portare mia moglie in luna di miele. »
(Grido di battaglia del pensionato)

Descrizione: il pensionato (forse sarebbe meglio chiamarlo secondo le tendenze della moda attuale stabilite da organsimi sovranazionali indipendenti, ovvero esodato) è generalmente lo stadio evolutivo finale di una delle categorie precendenti. È un uomo che ha portato avanti le proprie convinzioni in barba a tutto e a tutti, si è fatto la guerra e dopo si è fatto un culo così per millemila anni sul lavoro per arrivare a guadagnare una volta in vecchiaia l'incredibile assegno INPS di 516 euro. Non avendo più un tedesco a cui sparare in testa o un'altra ragione valida per alzarsi alle 5 di mattina e tornare a casa alle 22, passa il suo tempo a lamentarsi di tutto. Del tempo, del governo di turno, della prostata ipertrofica, della propria pensione. I suoi figli, disoccupati, e sua moglie non lo sopportano più e iscrivono il soggetto a L'eredità per cavarselo dalle balle almeno due giorni. Nonostante il clima d'odio che si respira in casa, lui è convinto che tutti gli vogliano bene e che l'abbiano iscritto al gioco per fargli un regalo e lui stesso vuole fare un regalo alla sua metà: una bella crociera sulla love boat del XXI secolo, la Costa Concordia[10]. Davanti a Carlo Conti maschera la sua anima di lamentone con una ventata di falso brio. A suo dire è bravo in tutto, nelle bocce come a letto, nello stiro come nel bricolage. Dice di avere un sacco di amici e recentemente anche di essersi iscritto a Facepalm. Seeeeee, e io sono il papa!
Età: dai 65 a +∞ anni.
Accompagnatori: invisibili.
Pregi: muore per arresto cardiaco durante la puntata.
Difetti: la sua eredità consta di qualche prosciutto mal stagionato e di un pollo con la tubercolosi.

La pensionata

Una pensionata alla notizia della sua eliminazione.
« Volevo solo vederti dal vivo. »
(Grido di battaglia della pensionata rivolto al presentatore)

Descrizione: la pensionata (forse sarebbe meglio chiamarla secondo le tendenze della moda attuale stabilite da organsimi sovranazionali indipendenti, ovvero esodata) è generalmente lo stadio evolutivo finale di una delle categorie precendenti ad eccezione della tardona. È una donna che ha portato avanti le proprie convinzioni in barba a tutto e a tutti, dopo si è fatta un culo così per millemila anni in casa per arrivare a guadagnare una volta in vecchiaia l'incredibile assegno INPS di 516 euro. Non avendo più un reggiseno da bruciare in piazza o un'altra ragione valida per alzarsi alle 5 di mattina e andare a dormire alle 22 che non sia vestire e mangiare quell'impedito di suo figlio, passa il suo tempo a rincoglionirsi davanti alla scatola luminosa. L'eredità è il suo programma preferito in assoluto e per Carlo Conti prova un'attrazione irrestibile. Suo figlio, i suoi nipoti e suo marito (se è ancora vivo e ne ha uno) non la sopportano più e chiamano la redazione del programma per cavarsela dalle balle almeno due giorni. Nonostante il clima d'odio che si respira in casa, lei è convinta che tutti le vogliano bene e che l'abbiano iscritta al gioco per fargli un regalo. Davanti al suo mito non riesce a nascondere la sua eccitazione erotica e tenta di violentarlo.
Età: dai 60 a +∞ anni.
Accompagnatori: un nipote tonto, adescato con la falsa promessa di ricevere una percentuale sulla vincita e/o suo figlio.
Pregi: vedi pensionato; il figlio ingoia del cianuro perché è incapace di vivere senza di lei.
Difetti: vedi pensionato.

E poi ci sono tre categorie "jolly" a cui corrispondono animali persone di tutte le età.

Il/La logorroico/a

« dwhfuawerughuwhguh3guh584w5h82348gf21gf8y5g4j4h5... »
(Grido di battaglia del logorroico)

Il/La poser

Esemplare di poser
« Nel mio campo sono il numero uno. »
(Grido di battaglia del/lla poser)

Descrizione: il/la poser (also known as cazzaro/a, caso umano o fenomeno da baraccone) è il più subdolo e allo stesso tempo il più odioso fra tutti i concorrenti. Similmente al vitellone il suo intento è farsi notare, ma a differenza del primo cerca di ammaliare il pubblico e le Professoresse con le sue pseudo-conoscenze. Si vanta di aver viaggiato per fantastiliardi di chilometri in lungo e in largo nella Via Lattea, di saper recitare tutto l'Inferno della Divina Commedia in vulcaniano, di essere stato/a rapito/a dagli alieni, di essere l'unico/a a conoscere il quarto Segreto di Fatima, nonché, naturalmente, di aver mischiato il proprio pool genetico con ogni femmina/maschio incontrata/o nel suo lungo errare insieme all'immancabile cugino/a. Finita questa fase, l'esemplare dotato di pene cerca di mostrare il suo lato da grottesco latin-lover nel vano tentativo di conquistare una delle ancelle di Carlo, che puntualmente lo schifano[11].
Età: Qualsiasi
Accompagnatori: due figuranti pagati dallo stesso concorrente.
Pregi: viene ucciso dagli altri contendenti al termine della registrazione.

Il/La fanboy/fangirl

Repellente coppietta di fanboys. Se siete aspiranti cecchini, questa è l'occasione buona per fare pratica.
« Sono andata in California apposta per pregare sulla sua tomba. Mia figlia, che non sopporta la mia passione, aspettava in macchina. »
(Una fangirl realmente esistente di Michael Jackson concorrente a L'eredità, novembre 2012)

Descrizione: prendono di mira qualcuno o qualcosa e non mollano la presa. Non sono cani e nemmeno fidanzati gelosi o pretendenti respinti. Si chiamano fanboys, anche se fra di loro prediligono il suffisso fag alla parola di riferimento (anche se sono talmente ignoranti da non sapere che fag deriva da faggot e vuol dire checca, ma questa è un'altra storia...). Questi relitti umani rompono la fava a tutti, in primo luogo i parenti, con la loro fissazione. Le loro stanze sono mausolei sacrificati a quelli che loro ritengono il loro dio. Insozzano Faccialibro, Cinguettatore e Gugol più con i loro pensieri deliranti per entrare in contatto con gli adepti della setta di cui fanno parte. Ma un giorno, prima o poi, nelle loro testoline si brucia un altro relè e allora hanno la rivelazione: la televisione. Perché non fare a vedere a tutta l'Italia, Malta, l'Albania, la Slovenia e le zone più sfigate del Canton Ticino fin dove si spinge il loro morboso amore per i pucciosi My Little Pony, ad esempio! Ecco allora che corrono a comporre il numero magico sul telefono e dopo pochi giorni, grazie alla colpevole e aberrante complicità del Servizio Casting della RAI, appaiono in video con il completo del cantante preferito in quel videoclip che hanno visto solo loro, oppure con l'arcobaleno sulla chiappa e la frangia technicolor stile Rainbow Dash, o con il "santino" del cantante neomelodico di quartiere raccomandato da gente perbene al collo.
Questa feccia di persone riceve un trattamento di riguardo dalla produzione del programma: la loro presentazione durerà dieci minuti invece dei cinque petosecondi riservati agli altri sventurati contendenti, il reparto "trucco e parrucco" renderà i loro orribili aspetti ancora più terrificanti, e le domande saranno di una semplicità tale che un bimbo di cinque anni all'ascolto in qualche angolo del Paese dirà: Che roba! Manco fossimo su Focus Junior!
Età: qualsiasi.
Accompagnatori: nessuno oppure qualche parente prossimo trascinato in studio contro la propria volontà.
Difetti: diventa campione, arraffa il malloppo finale e rimane in carica per almeno altre quattro puntate fino a che non viene spodestato da uno peggiore; sono in carico presso il servizio sanitario in quanto sono seguiti da uno psichiatra che non riesce a contrastare le derive della loro mente.

Le Professoresse

Chi o cosa non vedrete mai a L'eredità

Vincitori celebri de L'eredità

Nonciclopedia presenta: il manuale per essere eletti (almeno) campioni[12]

Cari lettori, dopo oltre diciasedici anni di visione di questo programma, dopo aver analizzato ogni singolo fotogramma e il profilo psicopatologico dei concorrenti ivi passati, vi propongo una serie di norme di condotta da seguire per essere dichiarati quanto meno campioni. Fate molta attenzione, soprattutto coloro che hanno appena superato la selezione preliminare e hanno già realizzato la bambola vudù di Carlo Conti in caso di fallimento nell'impresa.

  1. Al Vero o falso? rispondete sempre VERO, anche alle domande più bislacche come ad esempio "Tua madre si fa inculare da un alligatore geneticamente modificato della Louisiana", cosa che tra l'altro corrisponde alla realtà perché tu hai le squame e io delle fotografie che lo dimostrano tanto che ti conviene sborsare millemila euri in banconote non segnate se non vuoi vederle pubblicate sul prossimo numero di Chi.
  2. I fantastici quattro: la storia è di chi vince le guerre. Probabilmente l'unica battaglia a cui hai preso parte è stata il duello con le spade laser di plastica col tuo vicino di casa nerd. Sentiti libero di revisionarla a piacimento, ma per carità, non associare Belén Rodriguez a qualcosa avvenuto nel 1925, che quella si offende a morte perché le dai della vecchia!
  3. Al Chi o Cos'è? cercate di indovinare la parola o una persona di sesso opposto rispetto alla declinazione degli aggettivi degli indizi. (Es.: alla frase "È ritardatariA" voi rispondete "Giovanni"), sparatele sempre più grosse salvo poi dire, a qualcuno che ha dato la risposta esatta, che te l'ha fregata.
  4. Al Duello finale lasciate sempre rispondere bene l'avversario. Se lui sbaglia, sbagliate anche voi, in modo che la parola torni al rivale. Alla settima domanda fate in modo che lui ne sbagli due, così avrete il 50% di probabilità di azzeccarla. In genere l'ultima domanda è di una semplicità disarmante, non avrete difficoltà e andrete alla Ghigliottina. Sfottete l'incredulo avversario con gestacci quanto basta per farlo scappare via in lacrime.
  5. Durante lo svolgersi del quiz, se proprio non sapete rispondere, cercate di sbagliare per ultimo, in questo modo gli altri concorrenti avranno probabilità maggiori di incappare in un doppio errore. Rendetevi i più antipatici possibili in modo che alla prossima sfida eliminazione le capre puntino il dito contro di voi. Se siete abbastanza stronzi, la regia vi passerà le domande più facili, voi risponderete bene e sbatterete tutti quanti fuori accumulando denaro su denaro anche se non sapete una cippa.
  6. Se siete donne e di qui a circa cinque, sei mesi sapete che parteciperete al programma, fatevi mettere incinta in tutti i modi, anche con una gangbang con gli autori, se necessario. Le probabilità di diventare campionesse con il pancione al traino aumenteranno del 500% per ogni mese di gravidanza che passa. In studio vantatevi di saper rispondere a tutte le cazzate che vi passano grazie alla fortuna che vi infonde la creaturina che avete in grembo. Una volta vinti i soldi ricordatevi di disfarvi del neonato: è comunque una fonte di uscite cospicue di denaro da qui fino alla vostra vecchiaia, il rischio è quindi di vedersi azzerato il patrimonio in pochi anni.

Tipica puntata de "L'eredità"


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Note

  1. ^ È fortemente consigliata quella fisica per questioni di audience.
  2. ^ I più stronzi arrivano a prepararsi mesi prima dell'evento.
  3. ^ Mediterranea, insomma...
  4. ^ 4,0 4,1 ©2011-2024 lambrenedettoxvi, tutti i diritti riservati
  5. ^ A scrocco, naturalmente.
  6. ^ Basta poco, eh!
  7. ^ Con mamma al seguito, ovviamente!
  8. ^ Di ognuna di queste serie possiede millemila DVD più 60 ore di contenuti speciali.
  9. ^ Il 99% delle tardone non ha mai lavorato, proprio come 25 anni prima.
  10. ^ Pare che ultimamente i suoi biglietti siano colati a picco!
  11. ^ E come dargli torto?
  12. ^ Nonciclopedia declina ogni responsabilità per un'eventuale errata interpretazione dei contenuti di questo paragrafo.


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