John Deacon

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera DA Don Ciotti.
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Mr.Bean nel suo periodo Metal... No, aspetta: questo è John Deacon.
« John Deacon è uno dei più grandi bassisti viventi. Scusa? Come sarebbe a dire che è un Non-morto? »
(Giornalista evidentemente preparato.)
« Deacono di meeee.... »
(Cesare Cremonini su amore viscerale per i Queen. )
« John Deacon! »
(Alfredino scopre chi è il bassista del gruppo solo nella canzone "Invisible Man". )

John Deacon è stato il bassista dei Queen ed è nato il 31 novembre 1980 a SheChester in Key, Engadina. La città è nota per l'alta percentuale di viadotti idrici oltre per aver dato i natali a McKenzie Lee e Giovanni Signore. Dopo più di vent'anni passati a far niente, nel 1997 si ritira fortunatamente dalla scena musicale, dedicandosi a dare un futuro ai bambini conosciuti nei vari tours mondiali durante la militanza nei Queen, nel rinnovato ruolo di imprenditore di sé stesso.

Infanzia

Il piccolo John crebbe attorniato da tanto affetto, ma così tanto che si sentiva felice e gaio da cantare continuamente. In questo modo voleva esternare ai genitori, parenti ed amici tutta la sua gioia smisurata, incontenibile. Inizialmente tale sfoggio di buoni sentimenti veniva accolto a cuore aperto dai familiari, i quali erano titolari di un macello comunale e comprensibilmente anche i sindaci della città. Tra una costoletta d'agnello tagliata alla sega a nastro, la decapitazione dei polli e lo smembramento dei suini, i due procreatori non mancavano di accorgimenti verso il loro figliuolo. Un buffetto sulle guance mentre disossavano, il riservare alla creatura le parti migliori e tenere del vitellino da latte, coinvolgerlo nelle loro attività quotidiane tipo... . E Johnnyno cantava, cantava più forte per sovrastare il fervente scintillare dei coltelli, il ronzio indefesso della sega, il secco colpo che decretava l'inizio di una nuova era per tutti le ex-uova. La legge 626 all'epoca non aveva ancora fatto i passi da gigante che oggi garantiscono ai lavoratori di poter svolgere le loro mansioni in totale sicurezza. Gli anni passavano, John cantava sempre più forte. Mamma e papà Deacon non capivano il perché, va bene la passione per la musica, ma iniziavano a non sopportarlo più.

- Mamma Deacon: “Stento a credere che questo sia nostro figlio...”
- Papà Deacon: “Eppure l'ho visto uscire da te. Poi, chi l'ha fatto entrare non si sa.”
- Mamma Deacon: “Idiota, non intendevo in quel senso. Dico che mi sembra ogni giorno più strano, ogni giorno alza il volume della voce... canta sempre più forte...”
- Papà Deacon: “È perché vuole sentirsi bene, sai col casino che fanno questi macchinari, hi hi!”
- Mamma Deacon: “Casino, dici...”
- Papà Deacon: “Sì, tipo quello da cui ti ho prelevato...”
- Mamma Deacon: “OH, BASTA! Non sono come mi dipingi.”
- Papà Deacon: “Faccio il macellaio, non il pittore... ”

Tra uno scambio e l'altro di opinioni, infarcite del tipico humor inglese, i due non si accorgevano del reale problema di John. Tornando alla Legge Merloni, nessuno aveva fornito Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I) il futuro bassista, nella fattispecie tappi o cuffie antirumore.

- Papà Deacon: “Toh, moglie, oggi mi è arrivata per posta questa raccomandata dal Ministero del Lavoro. Pensa, mi obbliga a fornire a tutti i dipendenti i D.P.I! Che cazzata!”
- Mamma Deacon: “Doppia Penetrazione Interoculare? Sei veramente un maiale!”
- Papà Deacon: “No, quelli li scanno, dolcezza... Ma dov'è nostro figlio? John! Jooohn! JOHOOON!”

Ma John non udì. Era ormai sordo.[1]

John, la Musica e la caduta in basso

John in una vecchia foto. È quello più basso, cerchiato in rosso.

Mr. Deacon ormai quasi adulto, aveva concluso con successo gli studi in elettronica. In particolare, questi gli permisero di realizzare un marchingegno che consentiva di recuperare l'udito perso nel corso degli anni passati nel macello. Solo dopo l'innesto di tale aggeggio notò una particolare sfumatura, forse prima era troppo piccolo per comprendere, forse ora veramente ci sentiva. La passione per la musica non venne mai meno, riprovò a cantare e a registrare le proprie performances... Si accorse che faceva veramente cagare. Ed è in seguito a questa presa di coscienza che, in quello diverrà il suo futuro artistico, decise di omettere le sue latenti doti canore. Dato che seppur cresciuto d'età l'altezza ancora gli faceva difetto, si avvicinò allo strumento meno importante che il mondo può non vantare di avere: il basso elettrico. Elettrico per ricordare anche a se stesso d'essere comunque laureato in qualcosa, non un semplice sgozza polli scanna maiali tale quale è. Inoltre, l'applicazione della protesi uditiva gli consentiva di percepire al meglio anche i suoni profondi del suo nuovo strumento. Resta un mistero come mai venga additato da tutti col simpatico appellativo di "inutile" componente dei Queen.

L'incontro Fatato

Mother Mercury.

"Uscir di |lat EX |TONO, dell'intonazione, prendendo troppo alto o troppo basso il tono della scala. Ovvero, così male che subitamente spinga in tutt'altra modulazione." La definizione più adatta a parere di molti, essenziale per il Deacon visto che proprio verso il basso virava la sua incapacità vocale, rivelando comunque errata anche la scelta dello strumento musicale. Ormai rassegnato ad un futuro da elettricista, che avrebbe comunque garantito introiti elevati, un giorno incontrò tale Farrokh Bulsara. Tra una pinta e l'alta, l'intenso dialogo si concentrò sul luogo di nascita del nuovo amico, ovvero Stone Town a Zanzibar, letteralmente "Città Stonata". Ma Farrokh stranamente non era diversamente intonato, cosa che infastidì non poco John che, comunque, da questo incontro venne ispirato:

« Mother Mercury, Mercury... Look what they' ve done to me... I cannot run, I cannot hide. »
(Verso tratto da My Fairy King)

Per i non Anglofoni:

« Mammina Mercurio, Mercurina... Guarda, mi hanno fatto la bua... Il canotto al rum, guarda, c'è Haider! »
(Sempre la stessa canzone di prima, tradotta che parte da Torino e a Milano non si ferma più. Ma la và diretta al Piave, cimitero della gioventù)

John trovò in Farrokh la sua nuova mamma, la quale lo consolò e diede nuovi stimoli per proseguire (o meglio, avviare), la propria carriera artistica.

Giovanni e la Regina

La Regina e John.

La Storia dei Queen Of The Stone Age non è nota ai più. In breve, basti sapere che si trattava del gruppo-embrione dal quale si originò quello ben più famoso dell'era post-moderna, semplicemente riassunto in Regina. Ed è con questa formazione che John Deacon oltraggia il mondo grazie alle sue composizioni, non solo floreali purtroppo. Cosa lo spinse effettivamente a scrivere, lo scopriremo solo vivendo. "Comunque, adesso ho un po' paura... Ora che quest'avventura, stà diventando una storia vera", fu il pensiero che il nostro beneamato declamò nel momento in cui vide concretizzarsi le aspettative di una vita musicale fino ad allora scarna e priva di realizzazione personale, più volte messa da parte in riunioni sabbatiche che ne decretavano l'umile esistenza. Tutto per stare vicino al nuovo amichetto esotico e fargli capire che, in fondo, anche lui valeva[citazione necessaria].[2]

La Forza dell'Amore,[3]le opere del Deacon.

L'unione delle menti di due innamorati porta in campo artistico ad opere di leggendario spessore. Per lo meno, lo furono quelle dello Zanzibarese, in netta contrapposizione alle magistrali releases dello strimpellatore della diversamente chitarra. Lo si evince chiaramente analizzando [4] i testi ispirati del buon John.

  • Misfire si può tradurre con "fallire il colpo"... E non parla di rapine.
« Don't you misfire, fill me up with the desire to carry on. »
(Non fallire il colpo, riempimi con il desiderio di continuare.)
  • You're My Best Friend, "Tu sei la mia migliore amica", chiaramente riferito al Bulsara.
  • You And I non è una canzone loro.[5]
  • Another One Bites The Dust, la meno conosciuta tra le opere di Deacon.
« Are you ready? Are you ready for this? »
(Sei pronto? Sei pronto per questo?)

Si può ben intuire perché nessuno consideri i componimenti del bassista, anche il meno etero dei fun inorridirebbe di fronte a tanta volgarità. Freddie però parzialmente ricambiava, definendolo un Buon Amante Vecchio Stile[citazione necessaria]. Dal suo canto, John concluse con una Triade che non tralasciava particolare della Love Story tra i due:

« One Year Of Love, Pain Is So Close To Pleasure, Friends Will Be Friends  »
(In un'anno d'amore il dolore è stato così vicino al piacere, ma è meglio rimanere amici.)

Fortunatamente il cantante si ammalò e morì, Deacon non ritrovò più in nessun'altro la sua Musa Ispiratrice.

Deacon Today

Il Primo numero di Deacon Today, edizione tedesca. Corri in edicola![citazione necessaria]

Deacon Today è il titolo del giornale che esce ogni giorno descrivendo le attività del noto bassista. Vista la richiesta continua da parte di una sempre più crescente fascia di lettori, la redazione settimanalmente aumenta la tiratura per ovviare alle richieste dei futuri acquirenti. Paragonabile al Daily Sun come esempio di serietà, correttezza e gusto per l'informazione, il Deacon Today intrattiene ed istruisce il popolo descrivendo nei minimi particolari le gesta quotidiane, [6] non omettendo neanche un minimo particolare[7]. Notizie di tale spessore e profondità da non poter essere lasciate cadere nell'oblio. Per soddisfare le esigenze dei vari fun club presenti in ogni remoto sito del globo terracqueo, l'editore pubblica lo stesso giornale in tutte le lingue del mondo, compresi tutti i vari idiomi del pianeta. Anche in Bantumi.

Note


  1. ^ Usate i D.P.I., esortate gentilmente il vostro datore di lavoro a fornirveli.
  2. ^ Fu Testimonial anche di un noto Shampoo, mentre lottava per la libertà d'espressione musicale.
  3. ^ Anche I Frankie Goes To Hollywood notoriamente utilizzavano vestiti con l'abbotonatura a sinistra, invertita cioè rispetto a quella classica maschile. Allora, perché non dovevano anche loro?
  4. ^ Chiaramente...
  5. ^ Anteponendo un "And" al titolo.
  6. ^ Anche le pippe, certo.
  7. ^ Tipo: "Quante volte ha fatto la cacca John oggi?"