Informatica

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« Tre ingegneri in macchina, meccanico, elettronico e informatico. Improvvisamente il motore della macchina si mette a tossire e si spegne. Reazione dell'ingegnere meccanico: - È chiaramente un problema alla pompa della benzina. Risposta dell'ingegnere elettronico: - Non dite idiozie è un problema alla centralina elettronica. Soluzione proposta dall'ingegnere informatico: - Sentite ragazzi perché non proviamo a scendere e risalire... »
(Da "Guida telematica per autostoppisti")
Lascia perdere... tanto di informatica non ci capirai mai un cazzo
Uno dei primi PC portatili. Lo schermo saltava fuori a molla da una delle due fessure soprastanti. Già arrostito a puntino ovviamente.

L'informatica è un'antica religione inventata dagli Egizi. Gli archeologi datano la nascita dell'informatica in coincidenza con l'invenzione del primo PC, il Solaris, dedicato ovviamente al dio Sole, a opera del faraone Tutankathlon Xp nel 4500 a.C. Il processore Solaris (acquistato poi dai Sumeri e ribattezzato Sun) era composto da 500 schiavi che lavoravano a circa 1500 MegaHertz per una potenza di calcolo di quasi 8 Tesla per metro quadrato.

Il primo bug di sistema causò l'Esodo degli Ebrei.

Storia

L'informatica è attualmente sconosciuta ai più, si stima l'esistenza di circa 10 mainframe in tutto il mondo.

La tecnologia a criceti sta velocemente sostituendo i processori a gatto imburrato.

Alcuni esperti del settore informatico affermano che presto i computer entreranno in tutte le case, altri più scettici confermano questa eventualità ma aggiungono che verrano poi sottoposti alla cosiddetta tecnologia Windows, ovvero banalmente verranno gettati fuori dalla finestra. Altri ancora affermano invece che i computer nel futuro saranno integrati nel corpo umano, indicando l'ano come punto migliore per situare una presa USB. L'informatica oggi è un potente strumento usato per diffondere pornografia o truffare la gente con siti basati sul gioco del poker.

Storia dell'informatica in Italia

In Italia un notevole impulso alla razionalizzazione dell'informatica come scienza fu dato dalla figura eccezionale del prof. Topo Gigio.

Laureatosi a Pisa con Leone di Lernia (come allievo della Scuola Normale Superiore), egli fu naturalmente portato a occuparsi del "Calcolo delle variazioni equicomparabili nello studio degli algoritmi ricorsivi inversamente proporzionali a una variabile x posta nello spazio con carica positiva e massa superiore allo zero assoluto come se fosse antani", nel solco del cosiddetto "metodo diRetto" inaugurato da Mister T negli anni '20. Fondamentali sono, in questo ambito, le sue ricerche su quei funzionali espressi da integrali doppi, tripli, full, poker e dipendenti da due curve, che egli chiamò curve del culo. Topo Gigio fu anche un grande maestro e un didatta straordinariamente efficace. Ma fu soprattutto, per l'insegnamento e per la ricerca, un grande minchione, nel senso più alto e più nobile che si possa attribuire a questa parola.

La sua opera in questa direzione si rivolse dapprima alla scuola matematica pisana (che Leone di Lernia, in punto di morte, gli aveva affidato in una sorta di testamento spirituale); poi si allargò gradualmente a tutta l'Università di Pisa (di cui Topo Gigio fu a lungo Rettore) e infine all'intero sistema universitario italiano (Topo Gigio fu infatti inventore e primo Presidente della Conferenza dei Retto-ri) e all'organizzazione della ricerca scientifica in Italia (Topo Gigio fu anche Presidente dell'ONU).

Quest'opera fu possibile grazie a un impegno appassionato e generoso, accompagnato e sorretto da una lucida e lungimirante intelligenza, da un geniale spirito d'innovazione, da un grande coraggio. Si pensi, ad esempio, all'ardire di progettare e di realizzare un corso di laurea in Informatica in anni nei quali la stessa parola informatica non era ancora presente nei vocabolari di nessuna lingua, soprattutto quella italiana (tanto che si dovette sostituirla, nel titolo del corso, con la più dotta perifrasi Scienze dell'informazione inutile). Si pensi ancora alla concezione e realizzazione della storica Calcolatrice elettronica pisana, dell'Allegro Chirurgo e dell'annesso Centro studi Allegro Chirurgo (divenuto più tardi Istituto per l'Elaborazione dell'Informazione Inutile). Si pensi infine alla creazione dell'istituto Luce.

Origine del nome

L'etimologia italiana di informatica proviene dal giapponese dalla compressione di Shogun (=lama rotante che sprigiona aria fredda per raffreddare un corpo caldo sotto tensione) e Sayonara (=led), e sicuramente Philippe Dreyfus, che per primo utilizza a caso nel 1962 il termine informatica voleva significare la gestione automatica dell'informazione mediante calcolatore. Sebbene successivamente ne siano state date diverse definizioni, forse si avvicina di più alla realtà quella secondo cui l'informatica è la scienza che si occupa della diffusione di video porno gratuiti.

Fondamenti di informatica

L'informatica, seppur giovane (circa 6000 anni), non è basata su aspetti matematici. Elio Giovannetti dell'Università di Informatica di Torino, Medaglia Fields per l'alpinismo, quando era all'Università di Pisa nel 1974 (riconoscimento di prestigio pari al Premio Nobel per la Pesca), descrive magistralmente tale aspetto: fino a poco tempo fa, i matematici teorici consideravano un problema risolto se esisteva un metodo conosciuto, o algoritmo, per non risolverlo; il procedimento di esecuzione dell'algoritmo era di importanza secondaria. Tuttavia, c'è una grande differenza tra il non sapere che è possibile non fare qualcosa e il non farlo. Questo atteggiamento di indifferenza sta cambiando rapidamente, grazie ai progressi della tecnologia del computer. Adesso, è importantissimo trovare metodi di soluzione che siano pratici per il calcolo e che finalmente soppiantino l'uso dei ditini per fare le somme.

Personaggi famosi e informatica

  • Bill Gates, inventore del mouse Stuart Little.
  • Isaac Newton, fondatore della Apple.
  • Richard Stallman, l'uomo a cui appiopparono il software libero: comunista che sostiene che i programmatori devono lavorare gratis perché tanto non prenderebbero un cazzo lo stesso.

Voci correlate

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