Game boy

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Compra il Game Boy...

Il Game Boy, confuso anche con i Gem Boy, che non centrano una minchia, è un piccolo e noioso arnese elettronico, che servirà al Giappone per la conquista del mondo intero.

Storia

Tu cosa sceglieresti?
Ottima scelta, il Game Boy può aspettare.

Un giorno un ingegnere navale giapponese, sotto ordine del Celeste Imperatore, inventò un congegno per l'alienazione mentale e la massificazione dei bambini di tutto il mondo.

L'arma, pur essendo di fatto una scatoletta con quattro levette analogiche, due merdosi tasti, e uno schermo da cellulare, rincoglionì tutti i bambini del pianeta, rendendoli al servizio di un nuovo tipo di mostro, denominato anche "pocket monster".

In quel tempo, infatti, i Game Boy di tutto il mondo erano abitati da creature oscure e malvagie: i Pokémon. I Pokémon fecero loro schiavi i bambini riducendoli a zombie con gli occhi rossi[1].

Cooompra il Game Boy...

Gli oscuri esseri si allearono con Super Mario e Zelda, e promisero ai bambini che avrebbero ottenuto tutti i Pokémon nei loro Game Boy, solo se avessero comprato ogni anno il nuovo modello della consolle, con le nuove cartucce dei Pokémon e il nuovo cavo per scambiare. Fu così che i Pokémon pensarono di finanziare il loro terribile piano, ovvero un satellite a opera del Team Rocket, che avrebbe trasformato tutti gli abitanti della Terra in sudditi fedeli.

Non passò molto tempo prima che l'umanità si rendesse conto dello stato di emergenza, in modo da correre ai ripari: le ricerche della resistenza portarono alla scoperta degli emulatori, programmi che permettevano ai pampini di giocare sul computer con le rom[2], senza spendere soldi per quelle minchiate ogni anno, quindi evitando di finanziare il piano delle creature gameboyane.

Ma non era finita lì. Infatti i Pokémon inventarono una nuova strategia per far soldi: i Pokémon leggendari, ovvero dei Pokémon che si catturavano solo partecipando a grottesche adunate chiamate "Pokémon Day" oppure acquistando delle cartucce apposite, che una volta usate sarebbero diventati utili al massimo per far spessore sotto la gamba di un tavolo traballante. La scoperta di codici per catturare i Pokémon leggendari anche sugli emulatori, consentì di controbattere adeguatamente a questa nuova offensiva.

Così il Team Rocket se ne andò a cagare alla velocità della luce e la minaccia del Game Boy terminò dato che oramai i Pokémon non se li cagava più nessuno, eccetto uno sparuto numero di casi umani che vi gioca ancora all'età di ventisette anni, mentre Super Mario, Zelda e le altre creature gameboyane non erano più un pericolo.

Versioni

Il primo rudimentale modello del Game boy con il gioco dei fratelli Bros.

Oggi sono presenti in tutto il globo almeno 1984 milioni di Game Boy, in cinque differenti versioni, ognuna delle quali ha una potenza plasmatrice pari al triplo della precedente.

Il famoso Game Boy Boy Game.
  • Normale: grosso come un triciclo, può essere utilizzato come mazza per completare il processo di massificazione. Le immagini proiettate sul suo schermo a cristalli liquidi sono visibili a occhio nudo soltanto quando è nuvolo, a un minimo accenno di luce solare la consolle sembrerà spenta anche nelle fasi di gioco più concitate.
  • Pocket: infido e strisciante, potrebbe attaccarti quando meno te l'aspetti. Le sue dimensioni compatte gli consentono di infilarsi nelle tasche del giocatore, senza sfondarle come accadeva con la precedente versione, e accompagnarlo in ogni momento, nutrendosi della sua energia vitale.
Due tipici giocatori del Game Boy.
  • Color: con l'avvento del Game Boy a colori l'utilizzo di spirali per il condizionamento mentale è fortemente aumentato. Non altrettanto quello di spirali anticoncezionali, il che ha concesso di mantenere alte le vendite anche di questo modello. Colori a parte, il livello grafico è praticamente identico a quello del predecessore, e in più il vano batteria gli fa il culo grosso. Sostanzialmente, è come se il Game Boy Pocket si fosse dato una mano di vernice e avesse messo su qualche chilo. Tra le altre novità, la porta a infrarossi per comunicazioni wireless, croce di una generazione di ragazzini che per scambiarsi i "dono segreto" di Pokémon Oro/Argento, buttavano ore per mettere le proprie consolle in parallelo, sennò il trucchetto non funzionava.
  • Advance: lo si può usare come boomerang. Migliora le prestazioni dei predecessori, ma in ossequio alla tradizione non ha lo schermo retroilluminato, costringendo i giocatori a girare in cerca delle condizioni di illuminazione più adatte per riuscire a vedere cosa minchia succede all'interno del gioco. È stata la prima consolle portatile Nintendo a subire un restyling. Sono nati così:
COMPRA IL GAME BOY!
  • Advance SP: look da cellulare a conchiglia, batteria ricaricabile, schermo retroilluminato. Tutte caratteristiche che si potevano aggiungere direttamente nel progetto originale, ma la tentazione di farvi comprare due volte a prezzo pieno la stessa consolle era troppo allettante.
  • Micro: uscito quasi in contemporanea col Nintendo DS, presenta schermo più piccolo, niente più retrocompatibilità e dimensioni ridotte. Ignoti i motivi per cui l'acquirente, che quasi sicuramente il Game Boy Advance ce l'ha già, e probabilmente si è fatto anche fregare dall'uscita del modello SP, dovrebbe acquistarlo invece di risparmiare soldi per comprare il DS.

Recentemente è stato immesso nel mercato un nuovo tipo di consolle portatile, il Nintendo DS, in onore del suo inventore, Massimo D'Alema.

Voci correlate

Note

  1. ^ A causa delle giornate intere che trascorrevano davanti al Game Boy.
  2. ^ Intesi come file contenenti i giochi, non è un invito all'integrazione razziale