Forlì

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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FORQUÌ

« Guarda che figata di posto! »
(Turista appena superato il casello della città)
« Vi prego: portatemi a casa! »
(Lo stesso turista un minuto dopo)
« Lasciate ogne speranza voi ch'intrate »
(Dante Alighieri dopo aver lasciato la città)

Forlì è una città fantasma della Romagna. Alcune leggende dicono che il centro storico sia in realtà una fedele riproduzione di Chernobyl il 28 aprile 1986. Tesi confermata dal fatto che per alcuni sperduti vicoli del centro si possono incontrare anziani che vagano senza una meta ricordando fatti mai accaduti.

Popolazione

La popolazione di Forlì è composta al 24 marzo 2009 da 108.000 anziani, 2500 giovani, 1900 puffi, 1400 capre, 1100 caproni da guerra e dalle fastidiose consistenti minoranze di leghisti e ciellini che comprendono 2000 membri.

Luoghi tipici

Piazza Aurelio Saffi

Unica piazza decente di Forlì vi si riunisce al sabato l'88% della popolazione metropolitana.
Tra i monumenti principali si ricorda la statua di Saffi al centro della piazza glorioso ricordo di quando governavano i repubblicani (anni 50') scambiata ora da molti truzzi per quella di quel famoso stilista milanese calvo e con la barba.

Piazza di Forlì.

Cosa fare in piazza

  1. Trattare con i rumeni sulle panchine per pestare insieme le ronde padane.
  2. Cantare ubriachi fradici alle 11 di sabato bandiera bianca verso i preti e il Vaticàn.
  3. Suicidarsi.
  4. Farsi una, cento, molte canne.
  5. Fare il banchetto del PD davanti a quello della Lega e insultarsi in dialetto romagnolo.
  6. Cacciare i piccioni.
  7. Vagare senza meta alle nove e mezza nella piazza deserta alla sera.
  8. Discutere con gli edicolanti di Forlì iperpoliticizzati su tematiche all'ordine del giorno.

Abbey

Unico locale decente di Forlì dove vi si riuniscono turbe di criptociellini e bimbiminkia assetati di alcol a cui il suddetto viene dato solo e solamente dopo aver esibito una carta di identità. (ahhahahahah buona questa!)

Piatti tipici

Tra i piatti tipici della città si ricordano il Truzzo alla brace e la piadina di Emo.
Però se il turista si avventura tra i tendoni del festival dell'unità sarò lieto di offrirgli anche carne di bambino nostrana una vera delizia da intenditore.

Cielle

Tra gli enormi vanti di questi città c'è anche quello di possedere la nota confraternità di omofobi gay, preti pedofili, suore "lascive" e simpatici esponenti di attività commerciali pulite come il ragionier Bernardo Provenzano e il dottor Messina Denaro conosciuta come comunione liberazione (da cl).

Tipico ciellino.

In realtà è stata introdotta dal sergente Hartman per avere qualcuno da insultare.
Tra i suoi compiti caratteristi ricordiamo il portare il nazismo al governo della città, violentare bambini, fare orge fra i suoi adepti, controllare la scuola e l'università nonché il compito più difficile di tutti: convertire Lugaresi e farlo smettere di bestemmiare.

Storia

Il periodo più fiorente della storia di Forlì fu la PREistoria. Infatti la dinastia dei Pinocchidi fiorì fino all'arrivo dei puffi in Emilia Romagna. I puffi invasero la rinominata Fuor de lì, costringendo alla fuga Pinocchio CXXIV e i nove sudditi.

Le principali battaglie furono:

  • Battaglia del Gallo (764 a.C., vittoria dei Romagnoli di Rimini, che cacciarono il buon popolo puffo)
  • Battaglia dei 5 quartieri (479 a.C., che risolse la guerra civile tra Ravenna, Rimini, Cesena, Faenza e Riccione, con la vittoria di Cesena)
  • Battaglia del Puffo morto (che vede nel 34 a.C la potenza emiliana estendersi fino a Forlimpopoli)
  • Battaglia del risiko (1423, con la divisione della città in parte riminese e parte bolognese, con i Puffi che vivevano sottoterra)
  • Battaglia Prodi (2006, che vede il ritorno dei Puffi on the ground).