Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
(Rimpallato da Esercito Zapatista)
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Il Subcomandante Marcos appare sempre in pubblico, con il passamontagna, il berretto della S. Pellegrino, la pipa in bocca, il fazzoletto al collo, un suppostone in mano e il suo vecchio cellulare Alcatel a tracolla
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
« Para todos todo »
(Motto del Subcomandante Marcos con cui si presenta prima di ogni scontro)
« Cioè no, guarda ha il passamontagna e il berretto tipo alla no-global con la stella rossa, ma allora è comunista, dobbiamo aiutare la sua causa qualunque essa sia! »
(Un giovane compagno mentre parla al suo collettivo)
« Ma che comunista e komunista!!, il passamontagna lo uso per lavoro e il berretto l'ho vinto sotto il tappo dell'amara S. Pellegrino. »
« Adsl, tierra, justicia, figa y libertad »
(L'esercito Zapatista formula le sue richieste al governo messicano)


L'esercjto Zapatista de Liberacion National Revolutionaria del Mexico poi abbreviato in EZLN per motivi di immagine e comodità è presente nel Chiapas, lo stato più meridionale del Messico, uno dei più poveri e arretrati tanto è che il 56% dei suoi comuni è ancora sprovvisto di ADSL. Nato come associazione di protesta contro questo disservizio divenne casualmente e a sua stessa insaputa un movimento armato clandestino di stampo marxista.

La nascita del movimento

L'esercito Zapatista nasce nel 1981 per rivendicare il diritto degli indigeni ad avere una connessione veloce. Il nome Zapatista è un omaggio a Frank Zappa che si esibi a Chappawapaq nel 1969 in quella che viene definita la Woodstock del Messico meridionale, fu la prima occasione in cui il popolo del Chiapas si ribellò alle autorità governative anche se in quel caso spinti solo dall'alcol. Il movimento passati i suoi primi molti anni in sordina decise che era il momento di dichiararsi apertamente al governo e al mondo intero. Per questo grande evento avevano bisogno di un testimonial famoso, decisero di reclutare un noto sportivo e lo sport più popolare in Messico è il wrestling. La scelta ricadde su Rey Misterio ma il wrestler era già impegnato a pubblicizzare i suoi astucci e gli zainetti per l'anno scolastico successivo. Si accontentarono quindi del loro lottatore mascherato di riserva, un tale Subcomandante Marcos, nome allora semi sconosciuto ma che in futuro sarebbe diventato di fama internazionale.

La storia o meglio dire quel poco che sappiamo sul Subcomandante

La mossa speciale del Subcomandante, la One Sixtynine.

La vita e la vera identità del nostro eroe, in quanto lottatore mascherato è avvolta nel misterio. Fece la sua prima comparsa nel 1974 nella lega messicana di wrestling con il nome di Comandante Marcos, non essendo però abbastanza forte da essere il lottatore buono fece la parte di quello cattivo, ovvero l'energumeno che vince contro il paladino dei bambini solo grazie a scorrettezze e interventi esterni. Ci si accorse ben presto che Marcos era troppo scarso anche per fare l'antagonista, fu cosi degradato a sgherro del cattivo, ovvero quel sacco d'allenamento che le prende in modo spettacolare per tutto l'incontro finché non arrivano i suoi amici a salvarlo, di conseguenza anche il suo nome fu degradato a Subcomandante. La sua vita venne dirottata da quel triste binario nel 1997 da alcuni esponenti dell'EZNL che gli proposero di abbandonare il wrestling per diventare il portavoce del movimento. Questo sport è stracolmo di stronzi poco realisti, che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino, se volevan dire che diventa aceto è così, se volevan dire che migliora con l'età non è così, quanti combattimenti poteva ancora affrontare? 2? non ci sono combattimenti per i vecchi rewlster, Marcos era quasi arrivato ma non c'è l'aveva mai fatta, e se doveva farcela c'è l'avrebbe già fatta, decise quindi di metterglielo nel culo al suo orgoglio e accettare l'offerta.

Una mappa del Chiapas abbastanza dettagliata, in verde i territori controllati dall'EzlN, i pallini gialli sono i peggiori bar di Caracas dove potrete trovare un ottimo rum.

Il proclama

Nel 1997, il Subcomandante Marcos tiene il proclama Pro-ADSL dell'esercito Zapatista, infiammando gli animi come solo una bomba al Napalm sa fare. Il Discorso convince l'opinione pubblica in tutto il mondo. È però snobbato dalle autorità messicane che fanno notare che nel 1997 la banda larga non c'è l'ha proprio nessuno, figurarsi se la danno a loro.

Ad ogni modo l'EZLN considerò la trasmissione un successo, raggiunse ogni angolo del pianeta e assicurò la solidarietà di molti paesi esteri. Non calcolò invece che la solidarietà maggiore venne da frichettoni, comunisti e fintireggae italiani e spagnoli. I centri sociali e i collettivi cominciarono una raccolta fondi per la causa proletaria degli Zapatisti, fondi che arrivarono a pioggia nel Chiapas accompagnate da lettere come questa:

« Compagni comunisti, abbiamo raccolto questi denari per voi, benché siano frutto del capitale vi potranno aiutare nella vostra lotta proletaria fino al raggiungimento della società marxista che auspicate, hasta siempre la victoria, el pueblo unido cama serà vencido, donde està mi cerveza, con affetto, il collettivo “ Vento dell'est”. »

La svolta

Il Subcomandante restò sbalordito, quali comunisti?! Ma che società marxista?! E chi beve birra in Chiapas?! Evidentemente c'era un malinteso, in effetti la frase Para todos todo (Tutto quanto per tutti) detta in un ring, urlando alla folla e mostrando un suppostone agli avversari dava una certa idea mentre in un comunicato politico le cose cambiavano, a ogni modo ora avevano i soldi per comprarsi dei ripetitori Wi-Max tutti per loro. La lettera del centro sociale aprì però gli occhi a Marcos, loro protestavano per l'ADSL ma nella vita non ci sono solo i pornazzi in streaming, la loro terra era piena di risorse preziose che il governo portava loro via in cambio di pochi spiccioli.

Che cosa centra questa immagine?!
È per farvi capire che il potere da alla testa!

Decise che era l'ora di pensare in grande e farlo davvero l'esercito rivoluzionario, senza contare che le palanche dei comunisti avrebbero continuato ad arrivare in Chiapas, All'assemblea dell'associazione tento di convincere gli altri membri con le sue tecniche oratorie.


- Marcos: “Amici, compagni, coinquilini. Noi protestiamo per avere la banda larga ma altre sono le privazioni che l'odiato governo ci impone, sono venuti qui, hanno estratto le nostre risorse, mangiato nei nostri agriturismi, ci hanno imposto le loro regole e i loro prezzi, e in cambio.. che cosa ci hanno dato?! Che cosa hanno fatto per noi??!”
- Zapatista 1: “Ehm.. la ferrovia”
- Marcos: “Come? .. Beh si è vero.. la ferrovia l'hanno costruita, ma a parte questo, che cosa hanno fatto?!!”
- Zapatista 2: “anche l'ospedale.. e l'autostrada!”
- Marcos: “Si, è vero ma NON è questo il punto..”
- Zapatista 1: “ È vero l'autostrada e proprio comoda, ti ricordi prima quanto ci voleva per andare da San Cristobal de las Casas a Chappawapaq?”
- Zapatista 2: “Ci si metteva 9 ore di macchina, e poi mia zia si è operata allo stinco all'ospedale di Tuxtla e mi ha detto che ci sono veramente dei bravi ortopedici..”


In effetti quello che si accingevano a fare era un passo importante e rischioso e neanche la naturale leadership del Subcomandante convinse tutti, ci riusci invece un sostanzioso bonifico da parte di un centro sociale di Livorno con gli auguri di continuare nella strada della rivoluzione proletaria. Marcos preparò una bozza con i concetti e le parole chiave a cui si sarebbe ispirato il movimento armato: Adsl, Terra, giustizia, Libertà, Tangenziale, Prostitute, Casa, Pellicano, cacciavite, caffè, Gatto, Cannuccia e Stampante. Il subcorrettore di bozze Rodriguez tenne buoni Adsl, Tierra, Justicia, Figa Y Libertad.

La rivolta dell'ottembre 1998

Un rivoltoso Zapatista all'attacco, anche se male armato non si può fermare chi combatte per la sua terra!

L'esercito Zapatista nel 1998 organizzo un blitz per conquistare 9 comuni del Chiapas, in molti casi l'attacco dimostrativo ebbe successo e i poliziotti messicani mal pagati ben accettarono di scambiare il proprio fucile per una radiolina del Mulino Bianco. In alcuni casi invece i poliziotti di malumore scaricarono tonnellate di piombo addosso ai rivoltosi che erano attrezzati ed equipaggiati quanto i fungaroli. A fine giornata comunque 8 dei 9 comuni erano in mano loro. Avrebbero dovuto prendere anche il comune di Torrie Anunciàda ma i responsabili di quel blitz si persero fra rotonde e sensi unici, furono trovati 2 giorni dopo all'Osteria Per Bacco in condizioni pietose e con il passamontagna indossato al contrario. La festa duro molto poco, l'esercito mando i suoi uomini a cazziare per bene i rivoltosi, eclatante il caso della scuola A.Biaz in cui dei paramilitari massacrarono di botte sorprendendoli nel sonno, una cinquantina di rivoltosi non-violenti, solo in centro America succedono cose del genere. Dopo la stangata il Subcomandante decise di continuare la lotta ma in modo non violento. Questo avrebbe evitato ritorsioni contro il Chiapas ma avrebbe garantito comunque l'appoggio dell'opinione pubblica internazionale. Da allora le attività del EZLN sarebbero state:

Uno dei commando che assalto Torrie Anunciàda

Diventarono quindi un normalissimo cazzo di centro sociale.

L'EZLN oggi

Ora basta!! Sti zapatisti ci hanno svangato i maroni!!
Una delle tante volontarie spagnole che vengono in Chiapas a dare una mano.

L'Esercito Zapatista ancora oggi lotta per i diritti del popolo indigeno, ha compiuto in questi anni molti passi avanti verso i loro obiettivi: ADSL, tierra, justicia, figa y libertad. Oggi in Chiapas tutti hanno la connessione veloce e non c'è nessun indigeno che non abbia scaricato Death Note; anche come figa sono messi molto bene, le varie ONG e associazioni umanitarie spagnole e italiane riversano nei territori degli Zapatisti migliaia di cooperanti e giovani volontarie con un debole per i rivoluzionari e con il fascino per l'esotico. Di justicia ancora niente, per la libertad è previsto un incremento dell'1,3 % nel 2010, per la tierra infine hanno sottoscritto un mutuo trentennale a tasso variabile e l'abbassarsi dei costo del denaro fa ben sperare i dirigenti Zapatisti. I rapporti con il Messico sono migliorati da quando è stato scoperto che il Chiapas non fa parte del Messico ma bensì del Venezuela. I rapporti con il Venezuela sono invece peggiorati. EZNL® è oggi grazie alla pubblicità del Subcomandante Marcos e alla vendita di Gadget e souvenir rivoluzionari, un marchio forte e prestigioso, nel maggio 2008 la rivista Economist ha pubblicato la lista dei 100 brand più influenti del mondo e EZNL® vi figurava, al 82° posto fra Prada(81°) e Mitsubishi(83°). Nella lotta proletaria è morto recentemente un' attivista, gli eroi della rivoluzione stavano festeggiando l'anniversario della sollevazione di Ottembre con affettati misti e abbondante tequila, quando un infarto imperialista ha stroncato la vita del Subdelegato alla propaganda E. Garzia.

IL Subcomandante Marcos, una leggenda vivente

Tutti questi successi sono stati possibili grazie ai sacrifici e all'impegno nella causa di migliaia di attivisti ma soprattutto e solamente grazie alle doti oratorie del Subcomandante Marcos. A oggi Marcos è il rivoluzionario vivente più conosciuto al mondo, a parte Osama Bin Laden, ah sì e anche Fidel Castro, e poi ci sono anche Beppe Grillo e Ochalan. Ad ogni modo benché non abbia la sua pagina su Nonciclopedia è conosciuto in tutto il mondo e ha ricevuto attestati di stima dai maggiori leader socialisti come Chavez, Zapatero e Segolene Rojale:

Che siano loro i prossimi acerrimi nemici del Subcomandante Marcos?
« Il Subcomandante Marcos? Un grande leader e comunicatore, la sua lotta non violenta e i suoi discorsi infuocati sono paragonabili solo a Mahatma Gandhi »
( Segolene Rojale, leader del partito socialista francese al parlamento Europeo )

Il giorno dopo si affrettò comunque a smentire il tutto.

« Scusate, in effetti ieri ho esagerato, però possiamo paragonarlo a Marco Pannella »
( Segolene Rojale finalmente sobria )

Ancora non si sa chi si cela dietro la maschera dell'ex lottatore mascherato ma forse lo scopriremo presto: il mese scorso Marcos ha infatti ricevuto una lettera minatoria da parte di un tale Mister X di Tana delle Tigri, lettera in cui si intima di pagare, ora che Marcos soldi ne ha, alcuni vecchi debiti legati al mondo della lotta libera. Quindi probabilmente in futuro ne vedremo delle belle.

Collegamenti

Per il bene della causa rivoluzionaria guarda anche: