Discromatopsia

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
(Rimpallato da Daltonismo)
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« Blu! »
(Daltonico su marrone.)
« Ma non era verde? »
(Daltonico su multa per essere passato col rosso.)
« Se non riesci a leggere questa frase non sei daltonico, ma analfabeta. »
(Pier Paolo Pasolini su Daltonismo.)
« Verde di sera bel tempo si spera »
(Daltonico su proverbi.)
« C'è un grande prato rosso... »
(Gianni Morandi su daltonismo.)
Il celebre gioco Twister, nella sua versione per daltonici.
« Oh ragazzi, ho visto un uccello stranissimo! Aveva le ali gialle, il becco rosso, il petto blu e una strana macchia viola sulla testa. Per voi cos'era? »
(Daltonico su passerotto.)

La discromatopsia, versione scioglilingua del buon vecchio daltonismo, è una malattia che si manifesta come un vera e propria incapacità di distinguere i colori, spesso scambiando alcuni colori con altri, e che può portare a conseguenze anche gravi; specie se non ci si accorge che lo stracchino lasciato in frigo da due settimane ha virato verso un giallo acceso.

Storia

Fu il chimico inglese John Dalton nel 1794 a descrivere per primo la malattia dopo esseri reso conto che non riusciva a distinguere il giallo dal grigio, cosa che lo aveva portato a scoprire quarantasei pietre filosofali. Dalton scrisse e pubblicò i suoi studi nel libro: "Extraordinary facts relating to the vision of colours" che fu inizialmente classificato dalla comunità scientifica come: i deliri di un pazzo sotto acidi.
Solo dopo molti anni si cominciò a capire che gli studi di Dalton erano in gran parte esatti, a parte il fatto di essere scritti con inchiostro giallo, è chiaro.

La malattia

Per evitare situazioni imbarazzanti esistono molte ditte specializzate in accessori per daltonici.

Il daltonismo si manifesta principalmente come una malattia genetica ereditaria che colpisce i maschi in una percentuale cinque volte superiore alle femmine[1]. Perciò se sei il figlio di un daltonico, mi spiace per te, ma sei fottuto.

Se ti senti offeso da questa immagine, non sei daltonico, complimenti.

La malattia può manifestarsi anche in seguito a lunghi periodi di permanenza in ambienti privi di luce come grotte, catacombe o prigioni sotterranee[2]; oppure come conseguenza di traumi agli occhi dovuti a una sovraesposizione alla luce solare, ad un urto, al contatto con prodotti chimici o polveri. Forse è meglio se cominci a girare con degli occhialoni protettivi.

Il daltonismo però può anche rivelarsi utile, infatti come ci informa Wikipedia:

« In alcune situazioni il daltonismo può rivelarsi vantaggioso; un cacciatore daltonico, ad esempio, può riuscire a distinguere meglio una preda mimetizzata su uno sfondo caotico. »
(Wikipedia sull'utilità nascosta del daltonismo.)

Viene spontaneo chiedersi come mai nessuno si fosse reso conto di un simile vantaggio. Presto! Infilati della sabbia negli occhi! In questo modo potrai smetterla di andare in macelleria e abbattere il tuo cibo a mani nude, pensa al risparmio di denaro.

Le cure

Purtroppo non esiste alcuna cura per il daltonismo quindi, amico mio, ti tocca attaccarti al tram. Puoi sempre consolarti pensando che c'è gente messa peggio di te mentre appiccichi post-it sugli oggetti per ricordarti di che colore sono. Pensa che c'è gente che si ostina a votare Berlusconi.

Oggi però, proprio per facilitare la vita a chi è affetto dalla malattia, vengono adottati vari provvedimenti come colorare diversamente ogni ufficio comunale per renderlo meglio riconoscibile, usare dei tracciati colorati per le visite guidate nei musei e colorare diversamente i biglietti dell'autobus in base alla tratta. Tutte cose molto utili, soprattutto se vedi solo il grigio.

Il daltonismo nella storia

Nun se capìs rièn., capolavoro del puntinista francese Jan-Baptiste Cecàt.

Nonostante nel corso dei secoli i daltonici siano stati spesso discriminati e a apostrofati con epiteti come: "Brutto figlio di puttana, non hai visto che era rosso!" o "Ma che cazzo, io ti avevo detto di comprare il vino bianco!" la storia ci ha lasciato le tracce di diversi daltonici tra le figure di spicco dell'arte e della letteratura.
I due più famosi daltonici della storia furono senza ombra di dubbio Arthur Rimbaud e Vasilij Vasil'evič Kandinskij (Vasino, per gli amici). Il primo si dichiara daltonico attraverso le sue opere poetiche come la poesia Vocali dove descrive le lettere come:

« A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu »
(Rimbaud su quante sfumature possa assumere un Times new roman nero, dimensione 14.)

Quanto a Kandinskij, l'unica spiegazione possibile per gli accostamenti di colore nei suoi quadri, a parte la daltonia, è l'alcolismo.
Inoltre, si pensa che molti movimenti artistici come il puntinismo nell'ottocento, il futurismo nel novecento e lo startrekkismo del duemila siano prodotti di artisti daltonici.

Note

  1. ^ Alla faccia della parità sessuale.
  2. ^ Tutti posti adatti per una villeggiatura.

Voci correlate