Chiave inglese

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(Il papa esprime la Sua Verità sulla chiave inglese)


Di fabbricazione nientemeno che svedese, la chiave inglese è un utènsìle comunemente utilizzato per stringere bulloni, dadi e altri derivati vegetali; la si può incontrare sovente in film Horror, sebbene non venga tradizionalmente creditata se non in rare occasioni (si rimanda alla memorabile performance ne La passione di Cristo).

Lo scomodo set in legno.

Cenni storici

Credenze popolari

Per decenni si è creduto che la prima c. i. della storia fosse originaria delle regioni di Moria; storici visibilmente affascinati dalle fattezze naniche, infatti, ritenevano che ogni invenzione dovesse essere necessariamente di materiale ferroso, o quantomeno ferrugginoso, così da indicare come unico inventore il Gimli di turno (ed ottenerne in seguito favori quantomeno bizzarri).

La storia vera

Einstein ride della sventura di Tommy.

Fu solo negli ultimi anni '90 che Wee man, noto studioso d'Arte moderna nonché stella di Jackass, sconvolse il quieto vivere con un'affascinante scoperta; dopo aver tradotto dall'aramaico il Trattato sui Puffi (per scoprire solo dopo che l'edicolante, briccone, gli aveva nascosto l'esistenza della versione inglese), pubblicò la vera storia: nel trattato, infatti, era inconfutabilmente evidente che l'IKEA aveva reso disponibile sul mercato la prima chiave inglese.

Primi utilizzi

Origariamente in legno, venne utilizzata per diversi secoli come scolapasta, con scarsi ma appaganti risultanti; solo nel XVIII secolo Tommy, un bimbo indiano di appena 5 anni, inviò la soluzione alla sede della Settimana Enigmistica. Per un disguido alle poste, tuttavia, la lettera non arrivò mai a destinazione, e il mistero rimase tale fino ai primi del '900, quando Einstein fece sua la soluzione e ottenne il premio; agli eredi del povero Tommy inviò una busta vuota, segno di eterno eppure etereo ringraziamento.

Diversi tipi di chiave

A differenza delle donne, la c. i. si presta ai più disparati utilizzi; per questo la si può trovare in diverse forme e colori (va detto per correttezza che il croma metallizzato rimane il più comune, anche se il nero va bene su tutto). Di seguito una breve lista:

Immaginario collettivo di una c. i. a forchetta.
  • A forchetta - a differenza di quanto voglia far credere Giuliano Ferrara, l'uso di questa chiave non aiuta a dimagrire; è scientificamente dimostrato che un piatto di pasta vede incrementare le proteine della metà dell'ipotenusa costruita abusivamente sull'Argentario (1/4 se condonata). Può presentarsi con una o entrambe le estremità a forma di U, quantunque ami passare il tempo libero con l'amica H; disponibile anche la versione senza alcuna estremità, ma ne è permesso l'utilizzo solo se in assenza di dimensioni.
Immagine effettiva di una c. i. ad anello.
  • Ad anello - come sopra, ma con estremità ad anello anziché a becco. Tradizionalmente ritenuta più pericolosa delle altre, recenti studi scientifici hanno dimostrato che l'utilizzo della c. i. ad anello porti alla perdita di peso (del portafogli), gioia, voglia di vivere e tempo libero. L'interno dell'anello può avere forma esagonale oppure poligonale; non di rado accade che abbia un numero così importante di lati da sembrare una sfera: è allora che prende buffi soprannomi di origine incerta quale "vacca", "balena", e il sempre più crescente "rotolo de coppa". Usarla solo in casi estremi.
  • A pipa - c. i. a forma di tubo, ripiegata a 90° e con ambo le estremità della stessa misura. Notoriamente amata dai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 25 anni (ma non disprezzata da parlamentari a corto di pezzi grossi), ne viene spesso confuso l'utilizzo: invece di ruotarla con l'ausilio di una barretta di acciaio infilata nell'apposito occhiello, infatti, essa è riempita di tabacco e altre sostanze di vario genere per venire successivamente inalata per vie orali. È riconosciuta dall'UNICEF come patrimonio dell'umanità, in quanto esemplare di collegamento tra cittadini e politici (nella stessa categoria troviamo la Cocaina, la stessa pianta di marijuana e diversi crimini che cadranno presto in prescrizione).

Sodalizio con H

La c. i. e la sua matta compagna d'avventura, l'H.

Fu negli anni '80 che la c. i., estremamente stremata da una vita infima, partì per i Caraibi alla ricerca della svolta. Proprio lì, in un piovoso pomeriggio di luglio, avvenne l'incontro che avrebbe cambiato le sue sorti: l'incontro con H. Solo allora la c. i. si accorse che se lei era ciò che era, lo doveva anche all'H; e la matta lettera H, dal conto suo, certo non sarebbe servita a granché, se non avesse incontrato la c. i..

Ecco che il sodalizio artistico prese vita: tornate in Italia si avvalsero del sostegno degli 883 per le prime collaborazioni, che le avrebbero in seguito portate negli stadi di tutto il mondo.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Dimostrazione che piegare c. i. provoca un principio di calvizie