Catalogna

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Una normalissima via catalana
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Catalogna
« No pasaran! »
(Alcuni catalani durante la guerra civile spagnola contro i franchisti)
« E invece siamo passati! »
(Francisco Franco dopo aver raso al suolo la Catalogna)
« Grande posto la Catalogna, ho sempre amato l'India! »
(Licia Colò in un momento di crisi con la geografia)

La Catalogna, detta anche Scatafrogna e Naccîő independěnt dê Cätalûnya in Catalano, è una simpatica regione del "meraviglioso" reame spagnolo tuttora in bancarotta; che brama da millenni l'indipendenza con metodi pacifici e non violenti come il terrorismo, la rivoluzione sanguinaria e il linciaggio pubblico. È situata tra i Pirenei, il regno africano di Fantasilandia e il mar MediterrOneo dove possiede amministrativamente anche le Baleari tra cui la truzzissima Ibiza e la nudista Formentera. È celebre per le sue spiagge assolate, il caldo torrido tutto l'anno che la fanno assomigliare al lontano Messico, alla mitica capitale sospesa sulle nuvole chiamata dagli antichi Barcellona e per l'abusivismo edilizio dell'architetto Antoni Gaudì.

Storia

Il governatore della Catalogna per quasi un trentennio in tutta la sua bellezza alla sfilata di Barcellona del 1996.

Nel 4500 a.C. in questa regione cominciò a svilupparsi il Neolitico, avviato grazie alla giovane Jessica Fletcher che in quell'epoca studiava geologia da degli zii alla lontana a Maiorca. Subito dopo fino al III secolo d.C. rimase sotto il dominio dei burini romani poi cacciati dai ganzissimi visigoti. Ma 'sta storia dell'indipendenza risale solo al XIX secolo, quando la vecchia Spagna giocava al tiro al bersaglio coi catalani indipendentisti, poi negli anni '30 il reuccio Alfonso XIII venne mandato a cagare e sorse una repubblica che concesse marijuana e night club gratuiti, i comunisti di Baffone ritenevano tutto ciò una deriva capitalistica, come la democrazia, la libertà, le scarpe Nike e i cessi pubblici cosicché perseguitarono anarchici, il povero George Orwell e distrussero mezza Barcellona dove nel frattempo era morto sotto un tram Gaudì senza aver finito il suo ultimo centro sociale: la Sagrada Familia. Nel 1939, un giovane sparviero, Francisco Bahamonde Arrigual Que Due Marons Franco mise fine all'autonomia catalana, abolendo tutto il bello e il figo, e rendendola più mascolina e clericale mettendo come governatore della regione la perfida Madre di Jean Claude, esule e poi stilista a Parigi per le persecuzioni omofobe materne. Nel 1975 Franco morì per una partita a canasta finita male al circolo madrileno, e il giovane Juan Carlos divenne re e promulgò una democrazia di tipo LSD, la Spagna divenne talmente liberalizzata da allora che fu proibito girare per le strade vestiti, e fu vietato avere rapporti durante il matrimonio ma solo prima e possibilmente con più maschi che femmine, ma soprattutto i pastori di bestiame erano tenuti a dover accoppiarsi con vacche e pecore senza protezione. Dal 1992 a oggi, la Catalogna è divenuta un bordello di molte genti e stirpi, è da citare la schiacciante percentuale omosessuale degli abitanti.

Tradizioni

Se le catalane fossero tutte così noi tutti saremmo là a quest'ora.

Essenzialmente buttate nel bidone quasi tutte, vi sono rimaste però tradizioni interessanti come le orgie pubbliche di gruppo dei passanti, la Paella, i tori, e la cocaina.

Collegamenti