Cartongesso

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Il cartongesso è l'unica forma di vita minerale conosciuta, è in grado di assumere qualsiasi aspetto, a volte di propria iniziativa.
« Al centro potremmo creare un arco in cartongesso, con nicchiette e mensole ai lati, tanto per spezzare l'ambiente. »
(Un architetto d'interni che consiglia il proprio cliente.)
« Ho un monolocale di 28 metri quadri, ti spezzo le gambe se non la pianti di dire stronzate! »
(Il cliente che accoglie con moderato entusiasmo l'idea dell'arco.)

Il cartongesso è un materiale edilizio e risulta attualmente uno dei più usati per il fatto che è economico, per la sua velocità di applicazione, perché costa poco, per le sue apprezzabili doti termoacustiche e per il fatto che è economico. L'esperienza ci insegna che quando una cosa appare troppo conveniente, è il momento di alzare la guardia. Dicendo questo non vogliamo dar credito alle voci che accusano il cartongesso di voler conquistare il mondo (anche se gli indizi portano a questa conclusione), ma è un dato di fatto che il suo dilagare è quantomeno preoccupante. In molti lo ritengono di provenienza extraterrestre, come il forno a microonde e il motore a gatto imburrato, altri affermano che sia una delle forme con cui si manifesta il demone Belfagor, quando si sa per certo che costui predilige il vetroresina.
Considerata l'evidente confusione, è bene fare chiarezza.

Storia

I francesi sono grandi estimatori del cartongesso. L'opera in basso a destra è tuttora incompiuta, la struttura non fu mai pannellata per mancanza di fondi.

La grande diffusione del gesso minerale ha sempre favorito, fin dai primordi dell’architettura, tecniche costruttive basate sul suo impiego. Gli Egizi ne apprezzavano le qualità decorative, i Babilonesi lo usavano per intonacare, i Caldei (noti perdigiorno) ci ingessavano la stecca del biliardo. Nella piramide del faraone Tramezzatis III, più precisamente nella camera contenente il sarcofago, è presente un controsoffitto con grossi buchi, da cui spuntano strani tubetti ripieni di rame. Secondo il famoso egittologo francese Jean-François Champollion, essi servivano per appendere le salcicce ad essiccare, ma in punto di morte, temendo qualche secolo in più di Purgatorio, giurò di non averlo mai detto.
L'uso del gesso raggiunse il suo culmine durante il periodo Barocco, ne è testimonianza la leggendaria collezione di nani da giardino di Luigi XIV, che vantava, prima dell'accidentale rottura, un Brontolo visibile dalla Luna.
Verso la fine del XIX secolo fu ideato negli Stati Uniti un rivoluzionario ciclo di produzione industriale, ove il gesso si proponeva sotto forma di lastre omogenee di basso spessore, in abbinamento a strati di cartone di armatura. Il nuovo prodotto, inizialmente impiegato come bersaglio per freccette, venne in seguito utilizzato per fabbricare cucce per cani. Si sa, dal cane all'uomo il passo è breve, specie se il guinzaglio è corto. I pannelli vennero presto impiegati all’interno degli edifici, per realizzare elementi di separazione verticale (contropareti), orizzontale (controsoffitti) e trasversale (controcorrente). Nel 1929, di fronte alla grande crisi economica, si sperimentò la costruzione di un'intera cittadina con abitazioni a telaio di legno e pannelli in cartongesso. Cartoonville sparì al passaggio dell'uragano Fernanda, al suo posto, una landa desolata con al centro Kyle J.Dempsey, un ciccione di 236 kg ancora seduto nella sua poltrona.
Visto il successo, la lastra fu rapidamente esportata in Europa. Si diffuse inizialmente nelle nazioni settentrionali, dove quei sempliciot la tecnica costruttiva era simile alla tradizionale struttura in legno delle abitazioni americane. Agli albori degli anni '60 approdò anche in Italia, ma si scontrò con l'atavica ritrosia al cambiamento tipica del Bel paese.

« Questi soffitti alti con gli stucchi originali del '700 non sono più di moda. Io farei un bel controsoffitto e una parete divisoria per dare movimento. »
(Un architetto d'interni (più volte segnalato in questura) poco prima di essere pestato a sangue.)

Il cartongesso nell'architettura d'interni

I pannelli in cartongesso sono stati una svolta epocale per quanto concerne le ristrutturazioni. La figura a lato ci mostra due situazioni diametralmente opposte in cui vengono utilizzati.

Il moderno arredamento è terreno fertile per il seme del cartongesso.
  • A sinistra abbiamo un monolocale per pezzenti, ubicato a livello -2, appena sotto il deposito condominiale della raccolta differenziata. Ovviamente è privo di finestre e il furbo palazzinaro, per evitare clamorosi esuberi nella cubatura, l'ha accatastato come fossa settica. Prima di pannellare col cartongesso era un buio locale pieno di muffa, ora somiglia all'obitorio del Policlinico, ma per 900 euro (a nero) in zona centro, cosa pretenderesti?
  • A destra ci troviamo di fronte ad un villone da nababbi. Erano già passati sei mesi dall'ultima ristrutturazione e l'ambiente iniziava ad annoiare la padrona di casa. Su consiglio della Titti, ella ha assoldato Jean-Pierre de Champignon, un architetto d'interni di Avellino, all'anagrafe Ciro Gazzuoppolo. Costui, inebriato dalla frase "la cifra non è un problema", ha realizzato in cartongesso il camino, il puff, le veneziane delle finestre, il divano, il tavolo, le felci e la scala a chiocciola visibile sullo sfondo, che finisce in un finto buco sul soffitto dipinto di nero, tanto per dare l'effetto "secondo piano".

Il cartongesso nell'illuminotecnica

L'illuminazione d'interni è forse la nicchia di mercato che ha più beneficiato del cartongesso.

Il cartongesso è il materiale ideale per dare sfogo alla propria vena creativa.
  1. Il controsoffitto multistrato ad effetto penisola, realizzato da un polacco tuttora latitante, regge ben tre faretti a risparmio energetico da 11 W. La struttura è costata uno sproposito, il suo peso ha affossato il pavimento dell'appartamento del piano superiore, e l'ambiente è talmente buio che sembra di entrare in una miniera.
  2. La runa celtica Siføniir, che si illumina al passaggio di una forma di vita, dovrebbe aprire un portale cosmico sul bagno di servizio della casa di Odino. Ciò non avviene, perché il volenteroso operaio marocchino non sapeva una minchia di leggende vichinghe e l'ha montata di traverso.
  3. In questo caso siamo di fronte ad un rituale massonico. La peculiare disposizione delle forme geometriche, frutto di studi millenari, segnala l'appartenenza del proprietario alla temibile Loggia del Cartongesso. La missione dei suoi affiliati è quella di favorire una definitiva risoluzione dei problemi, ovvero, seppellire nel cemento chiunque si opponga al nuovo piano regolatore.
  4. Il creatore di questo suggestivo gioco di luci, un genio che ha ottenuto alla CEPU il diploma di perito millantatore, sta ancora facendo pace con la propria coscienza. Infatti, per ottenere quella specie di semioscurità, vengono consumati circa 3 megawatt al giorno. Sul suo capo pende una taglia di scarsanta euro, emessa per ironia della sorte dal C.E.P.U. (Comitato Ecologisti di Pordenone e Udine).

Crimini col cartongesso

Tutti conoscono il caso di Piergiorgio C., un abitante di Costa Volpino (BG). Aveva acquistato un appartamento di 120 mq ed incaricato la ditta Magic Gess di Brescia per la ristrutturazione. Finiti i lavori osservò con rammarico che la casa sembrava più piccola. Lo rassicurò un operaio: "Eeeeh, succede. Quando sono vuote sembrano enormi." Dopo due anni, insospettito da strani rumori provenienti da una parete, scoprì che in circa metà del suo appartamento, vivevano a sua insaputa quattro operai ucraini della Magic Gess.
Seppur di tono minore, l'immagine seguente mostra altri reati compiuti col cartongesso, alcuni dei quali sanzionati pesantemente.

Alcune opere realizzate da criminali senza scrupoli.
  1. Scaffalatura a tetrosaedro, vietata perfino in Birmania.
  2. Soppalco "2001: Odissea nello spazio". Inaccessibile senza l'ok di HAL 9000.
  3. Un tizio che pannella un muro romano del 200 a.C. Reato non coperto dall'indulto. (5 anni)
  4. Parete "Simil soffitto del '600". Causa disorientamento, vertigini e nausea. (3 anni)
  5. Tramezzo "Stargate". Usato impropriamente può far tornare Adolf Hitler.
  6. Testiera "Genesi". Per legge poi dovrai chiamare tuo figlio Adamo, o scattano le sanzioni.
  7. Ingresso "Schettino". Le ondine a destra costituiscono aggravante generica. (2 anni)
  8. Armadio "Abbazia". Causa attacchi di panico perché non si riescono ad aprire i cassetti sotto.
  9. Specchiera "Core mio". Circonvenzione di minore, o di incapace. (3 anni)
  10. Mobile "E siamo noi, e siamo noi". Una leggera vena di follia che fa tendenza.
  11. Soffitto "Zio Paperone". Un tocco di classe, uno status symbol indispensabile per quando viene qualche pezzente a cena.

Note

Voci correlate

Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 19 gennaio 2014 col 55.6% di voti (su 9).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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