Bassista

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San Giovanni Bassista in una rappresentazione dell'epoca.
« È chiaro che il paziente soffre di invidia della chitarra. »
(S. Freud su bassista.)
« Sogno sempre di suonare una strana chitarra, molto più lunga e con molte meno corde... »
(Bassista in terapia da Freud.)
« Pensavo fosse una chitarra, solo un po' più grande… »
(Bassista su basso.)
« Dal bassismo si può guarire. »
(Prossima canzone di Giuseppe Povia.)
« I bassisti sono abituati a tenere in mano cose più lunghe dei chitarristi »
(Bassista su chitarrista.)
« Si ma il basso non lo senti »
(Chitarrista su bassista.)

Il bassista è un individuo affetto da bassismo, ovvero un musicista dall'aria sospetta, preferibilmente di bassa statura, che utilizza una grande chitarra molto vistosa ma poco udibile.

Formazione del bassista

Non necessariamente per diventare bassisti bisogna essere di bassa statura; tuttavia è consigliabile. Importante è iniziare a suonare la chitarra per poi pentirsene. Nella fattispecie, sei potenzialmente un bravo bassista se, dopo qualche anno di pratica con la chitarra, i tuoi compagni di band decidono democraticamente di non farti suonare accordi e fraseggi udibili o, peggio ancora, ti consigliano prepotentemente di suonare una nota per volta cambiandola non prima di 5 secondi.

Funzione armonica del basso

A distanza di millenni dall'origine della musica non vi sono paradigmi certi sull'utilità del basso in un brano musicale. La tesi più attendibile, sostenuta da numerosi musicologi, è che la linea di basso di un brano è buona solo quando si sentirebbe se non ci fosse. Il tentativo più nobile di assegnare una qualsiasi funzione armonica al basso è senza dubbi quello di J. S. Bach. Nelle sue composizioni egli evidenziò lunghe linee di note gravi senza soluzione di continuo, stile noto come basso continuo. Tale formula armonica potè funzionare fino alla comparsa dei primi bassisti.

Profilo psicologico

Se lo cerchi, potresti invecchiare molto velocemente nell'attesa...

La personalità del bassista è incline alla depressione, all'umore dai toni bassi. Il bassista vive la frustrazione di non poter suonare la chitarra in quanto l'ambiente non gli riconosce tali capacità. Il senso di colpa dell'aver acquistato una chitarra esordisce in disturbi distimici che accompagnano l'intera vita del soggetto. Successivamente, per compensazione psichica l'individuo acquista una chitarra più grande: un basso, per l'appunto. Tale evento sancisce la Depressione Maggiore. Nel DSM IV (quarta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) sono state apportate varie modifiche alla tassonomia delle patologie psichiche. Tra le più importanti, è stata tolta l'omosessualità ed è stato introdotto il bassismo o bassista con la seguente definizione: disturbo degenerante dell'umore, condizione mentale irreversibile a prognosi indefinita. Il sessuologo Giuseppe Povia, noto teorico dell'omosessualità esantematica, in una recente intervista ha detto: "L'omosessualità dovrebbe comparire sul DSM in quanto, come altre patologie, può essere guarita. Tuttavia se è stata tolta per far posto ai bassisti ben venga." Ultime ricerche epidemiologiche destano la preoccupazione di una possibile contagiosità del bassismo. Recenti statistiche hanno rilevato che, almeno una volta nella vita, ogni chitarrista ha avuto tentazioni bassofile.

Comportamento

Il bassista appare poco collaborativo col resto della band e tende ad isolarsi dalle prove. Rari sono i casi di suicidio o di abuso di sostanze psicoattive. Il livello alto di stress a cui è sottoposto lo rende particolarmente cagionevole di salute. Alcune scuole di matrice psicodinamica avanzano l'ipotesi che tali malanni sono un meccanismo di difesa psichica: il bassista, ammalandosi inconsciamente, trova una motivazione per saltare le prove con la band. In alcuni periodi, tali aspetti comportamentali possono acutizzarsi in particolar modo nel bassista elettrico. Quest'ultimo vive maggiormente il conflitto tra le tecniche della chitarra classica e quelle del contrabasso. Significativo è il numero delle corde del basso col quale l'individuo suona: se un bassista suona un basso a 6 è giunto al parossismo.

Cura del bassista

Le psicoterapie su base freudiana, diversamente da quanto si possa pensare, servono solo a spiegare l'origine della patologia. Non è stata trovata ancora una cura che abbia effetti positivi, tuttavia, è certo che i bassisti sono completamente resistenti alla musicoterapia e ai farmaci. Molte sono le associazioni che hanno avviato iniziative benefiche a sostegno dei bassisti e della ricerca sul bassismo. Il loro scopo, per ora, è quello di innalzare la qualità di vita dei bassisti.

Come cercare un bassista

Quando si forma una band, fino a qualche anno fa era umanamente impossibile trovare un "batterista". Oggi la cosa è cambiata. Raro è adesso trovare un bassista disposto a suonare in una band. I bassisti si dividono in tre categorie: Sono bimbiminkia che hanno appena acquistato per loro disgrazia un basso e quindi onde evitare di fare figure di merda e di essere cacciati da un eventuale gruppo, non suonano con nessuno, oppure abbandonano lo strumento dopo due mesi e si danno alla musica house. Ci sono i virtuosi che al contrario dei bimbiminkia non suonano perché vogliono suonare solo ed esclusivamente in gruppi di maggiore importanza oppure sentono il fabbisogno di entrare nel tunnel e quindi nel circolo vizioso dei "tournisti". Il bassista medio è impegnato in 3.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 ecc. di band, e quindi gli è umanamente impossibile affrontare altri progetti. Trovare un bassista ai giorni d' oggi è "IMPOSSIBILEEEEEEEE".

Consigli

Mai confondere un bassista con un bossista.