Bandiera italiana

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia deliberatamente idiota.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come i leghisti usano la bandiera italiana
« Con il Corriere dello Sport in omaggio la bandiera per tifare azzurro »
(Il Corriere dello Sport su Euro 2016)
« Cara, gh'è el giornal che regala la carta igienica, compriamolo! »
(Bossi alla moglie, dopo lo spot)

La Bandiera italiana è un tovagliolo da tavola con stampati sopra tre colori: Il bianco, il verde e il rosso. Trova anche altri utilizzi, ad esempio per Umberto Bossi è un'alternativa economica alla carta igienica. Sta di fatto che gli italiani si ricordano della sua esistenza solo in occasione delle partite della Nazionale di calcio dell'Italia, che tra l'altro sono anche gli unici momenti in cui la nazione è unita, tra un "terrone di merda" e una preghiera d'invasione alla Svizzera.

Storia

La bandiera italiana nasce a Reggio Emilia come Bandiera della Padania Napoleonica, e il lavoro venne commissionato a dei terroni immigrati e prossimi all'espulsione. Essi, per pigrizia, portarono ai prefetti di Napoleone la bandiera francese.

Tuttavia il blu venne ritenuto troppo berlusconiano e venne sostituito con un bel verde, per far capire a tutti chi comanda.

Quando i Savoia unirono l'Italia decisero di eliminare il Drapò, ormai fuori moda, ed adottarono questa nuova bandiera con il loro stemma in mezzo.

Con l'avvento della Repubblica questo stemma venne rimosso, anche se qualcuno propose di mettere lo stemma della repubblica. Essendo difficile spiegare che la propria bandiera copiata da quella francese ha copiato da quella messicana, tuttavia, è stata rigettata la proposta.

Quando va esposta

Secondo la legge italiana la bandiera va esposta in molte situazioni come:

Tuttavia, come per tutte le altre leggi, gli italiani se ne fregano altamente ed espongono tale vessillo solo in occasione di Europei e Mondiali di Calcio, arrivando anche a mettersi vernici tricolori in faccia.

Poesie dedicate alla Bandiera

La produzione poetica italiana relativa al tricolore è immensa, e raggiunge il suo apice con:

« 

La bandiera dei tre colori
è sempre stata la più bella
noi vogliamo sempre quella
noi vogliam la libertà.
E la bandiera gialla e nera
qui ha finito di regnar!

 »
(Lombardi nel 1861)

Altro capisaldo è la tipica canzone milanese:

« 

E la bandera la cervellera
sí l'è borlada in del baslòtt
di salamm còtt
sò marí tirala sú
borla denter anca lù.

 »
(Lombardi dopo il Massacro di Bava-Beccaris)

Altri simboli italici

  • Fratelli d'Italia, lo stacchetto durante il quale viene sventolata la bandiera italiana