Appuntamento romantico

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Lui non avrà mai un appuntamento romantico.
« L'appuntamento era per le ore 7, ora sono le 8, aspetto fino alle 9, se alle 10 non arriva, alle 11 me ne vado! »
(Amante su appuntamento romantico.)
« Sniff, sniff... stanno friggendo del pesce o sono solo i tuoi capelli? »
(Uno che non vuole arrivare alla fine del proprio appuntamento romantico)

L'appuntamento romantico è un tipo di appuntamento che tu non avrai mai. Si tratta, in poche parole, di un incontro tra due persone finalizzato alla procreazione.

Passaggi fondamentali

Neanche loro

Un appuntamento romantico può sempre succedere. Oh, ma chi voglio prendere in giro? Non ci credi manco tu. Sappiamo tutti che non avrai mai un vero appuntamento romantico. Comunque, nel caso improbabile che una povera disperata dovesse un giorno concedersi a te, ecco i passaggi fondamentali per riuscire nell'intento ultimo dell’appuntamento romantico.

Nel bagno

Operazioni fondamentali:

  • Pulizia completa
  • Barba
  • Dopobarba Gillette cancerogeno
  • Unghie, anche dei piedi
  • Deodorante, più precisamente quello "Melospruzzoaddossoeaccorronoamedecinedidonneselvaggearrapate"
  • Dentifricio, gargarismi
  • Profumo di un tuo amico
  • Pisciata

Abbigliamento

Il vestiario può variare molto a seconda di chi siete, in generale dopo due ore di tentativi e studi delle possibili combinazioni riuscite, più o meno, a conciarvi in modo decente. Gli accessori immancabili sono:

  • Occhiali da sole (?)
  • Documento
  • 20€
  • Accendino e sigarette[1]
  • Due canne già fatte
  • Elenco dei film del cinema locale preso al bar

L'attesa

Dato che l'attesa potrebbe rivelarsi più lunga del previsto, è bene trovarsi un passatempo.

Arriverai al luogo X in ritardo di almeno dieci minuti, ma ciò non impedirà alla ragazza di fartene aspettare altri venti. Quale posizione assumere durante l'attesa? Con l'occhio fisso al riflesso di una vetrina, si aspetta egregiamente tutto il tempo, immobili, in un posa fiera e possente.

Ovviamente lei arriva dalla parte opposta dalla quale la si aspettava, e ti batte sulla spalla mentre, con la testa rovesciata e le gambe divaricate abbiamo, da un paio di minuti, ceduto al bisogno di un'energica e sapiente grattata di culo.

Lei arriva: l'approccio

Ti coglie una fretta subitanea e istintiva: Che si fa? Dove si va? Lascio decidere a te. Sono io L'uomo? Decido io. Andiamo in un posto che conosco....

Naturalmente non si prende l'autobus (Mai) ma, siccome la macchina se l'è presa quello stronzo di tuo fratello[2], si scarpina fino al luogo prescelto, che sia la bettola dietro l'angolo o un rifugio sul K2. Il posto, che è naturalmente una tristissima osteria, è chiuso perché sono ancora le sei e mezzo. In compenso è già buio e fa freddo. Si opta di rifugiarsi in un bar perché, a detta di lei, non c'è niente di meglio di un the. Così si berrà del the, mentre in tutta la sala fioriscono cioccolate calde con panna.

Bevendo del the

I primi discorsi saranno strapieni di artefatti, prologhi, premesse e prese di tempo. Volano le prime palle, il discorso toccherà i più svariati temi, tra i quali: meteo, passioni, sport, chiromanzia, buddismo, arte, viaggi[3], discorsi oggettivi e obiettivi, terreni e spirituali, onestà, citazioni funamboliche e improbabili. Immancabile: parlare sempre benissimo di un amico random.

Dopo un'ora ci si è ritratti come esploratore, misantropo, ribelle, fuggiasco, rivoluzionario deluso, terrorista pentito, eccentrico e colto amico di individui assolutamente eccezionali, vivente nel riflusso e nella miseria. Con una sensazione di incredulità ci si accorge che lei non ha detto nemmeno una singola parola. Sotterrata dall'idea di avere di un uomo dalle mille vite turbinose, pur non trovando la corrispettiva conferma nell'immagine propostale, ella non parla. A questo punto ci si ricorda della canna, e a essa si affida il futuro della propria eccezionalità.

Imprevisti

Diventa anche tu un rubacuori!
Che c'entra questo buffone in questa pagina?

La canna è, naturalmente, un trozzo così di fumo e zero tabacco. Lei, che il giorno dopo ha un esame, non fuma. Dopo dodici tirate si è tanto stonati che si vede un cammello in kilt ballare la polka. Ma, se così non fosse, probabilmente quello fatto è il cammello.

Come da copione si deve sputare, così ti allontani discretamente. Lo sputo, conservato a lungo nella cavità orale, fa il filo, pende e svolazza. In parte finisce sul mento e in parte sui vestiti, dove si attacca viscido e colloso. Siccome ci si è portati appresso tutto meno che un fazzoletto, si ricorre alla mano che si pulirà in parte su un muro polveroso, in parte sui jeans e il restante con la fodera della tasca della giacca.

La sensazione di sputo prevarrà comunque dappertutto e in particolare sulle dita.

Espirando dal naso si avverte una vibrazione e un senso di spiovente all'esterno. È una caccola. Disinvoltamente, mancando di fazzoletti, la si cerca con le dita e, faticosamente, la si estrae. Ciò provocherà prevedibilmente la fuoriuscita del muco cui la caccola fungeva da tappo. Per tutta la serata sarà un continuo, disinvolto spalmare codesto muco alla base del naso eseguendo, di tanto in tanto, delle possenti risucchiate che dovrebbero essere, ma non sono mai, definitive.

La canna ha però donato un illusorio senso di sicurezza: dopotutto non è che una ragazzotta, perché questa paranoia? E allora che si fa il discorso tipo "Senti, io non so più cosa dirti, parlo parlo ma tu non parli mai e io qui a raccontarti cazzate, mentre avrei invece voglia di baciarti e si stringerti e di abbracciarti e di stringerti e di ribaciarti sempre strizzandoti ecc, ecc", Dopodiché si placca la sfortunata contro un muro e le si impone un primo bacio che, causa sputo e moccio, non sarà lieta di darti.

Conclusione

A bacio finito le si cingeranno le spalle con il braccio e ci si dirigerà a un cinema. Camminare, avendo una certa altezza, con lo stesso passo di una completa sconosciuta alta la metà di voi, è un'impresa ardua. Ma è importantissimo arrivare al cinema e sedersi mantenendo la posizione. Bisogna difatti abituarla al contatto, dal momento che, una volta al buio, non farete che palpeggiarla, dai polsi a in mezzo alle gambe, con dita sputose.

Le luci si spengono, la ragazza ha un gemito: hai cominciato a palpeggiare. L'obiettivo ultimo è portare la sua manina tra le vostre cosce. Che dire? Buona fortuna.

Eh?[4]

  1. ^ Si, anche se non fumi; fa molto uomo vissuto.
  2. ^ Ehi, sembra crederci!
  3. ^ Se si è stati in Marocco, ad esempio, ci si è sicuramente spinti ai confini col Ciad; due giorni a Parigi diventano due mesi, quasi tre.
  4. ^ Puppa