Antonio Mazzi

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« Papa Mazzi... E MO SO' CAZZI! »
(Slogan elettorale di Don Mazzi)

Don Antonio Mazzi (Verona, 2 a.C. - Gerusalemme, 30 d.C. - di nuovo Verona, lunedì scorso) è un famoso prete idolatra e numero uno del cartello della droga del Triveneto.
Recentemente si è autoproclamato papa e líder máximo della C.H.I.E.S.A. sotto il nome di Papa Mazzi XXL.

Titoli accademici

Don Mazzi e sua moglie.

Antonio Mazzi, da sempre chiamato Don in ossequio alle più comuni regole di galateo mafioso, scende in terra avvolto da un raggio di luce il 30 novembre 1929, durante una puntata di Domenica In. Ne approfitta per compiere i primi miracoli: converte Paolo Brosio e fa venire un tumore alle ovaie a Massimo Giletti.
Pur privo di una formazione umanistica (ha la terza media) e umana (come dimostrerà negli anni a venire curando i tossicodipendenti a colpi di nunchaku), vanta credenziali illustri: nel 1955 si laurea in teologia e scatologia all'Università Amatoriale di Ferrara.
Nello stesso giorno, grazie al dono dell'ubiquità, entra nell'ordine dei Poveri Servi della Madonna Poverina de Dio e, nel giro di una mezz'oretta scarsa, prende i voti: un buono e un distinto.

L'ordine dei Poveri Servi della Madonna Poverina de Dio è, secondo quanto ha appurato una recente indagine di Marco Travaglio, una holding di stampo massonico facente capo a Germano Mosconi. L'oscura congregazione è mal sopportata dall'ala più conservatrice della Chiesa a causa di alcune peculiarità, come il fatto di avere sede legale alle Isole Cayman o il fatto di essere stata fondata prima dell'invenzione del Cristianesimo. Invenzione che, come tutti sanno, dobbiamo a Isaac Newton.

Le accuse di empietà, blasfemia e scolo

Il suo ultimo bestseller.

Don Mazzi scala le gerarchie dell'ordine, assumendo la carica di amministratore delegato.
Negli Anni '60, '70 e '40 (Don Mazzi sa viaggiare a ritroso nel tempo) frequenta alcuni corsi di specializzazione di parapsicopedagogia, psicoanalisi e psoriasi. Conosce il professor Elvis Pungitopo, il miglior pedagogista degli ultimi 350 anni, secondo quanto riporta la sua pagina Facebook, e gli fa da assistente durante un visionario esperimento di anestesia autoindotta: dopo aver provato ad asportarsi un rene da solo, il professor Pungitopo muore dissanguato, sotto lo sguardo orripilato di Mara Venier e degli altri ospiti di Domenica In.
Nel 1972 Don Mazzi pubblica il saggio Ho visto un negro con le scarpe di gomma..., in cui mette in dubbio uno dei dogmi dell'agnosticismo mosconiano: la liceità della bestemmia creativa.
Mosconi non gradisce:

« Senza le virgole! Senza i punti! Ma cos'è 'sta roba qua... »

Cacciato dall'ordine, Don Mazzi si rifugia nelle inospitali terre di Rovigo, dove digiuna per quaranta giorni e quaranta notti e sopravvive bevendo la propria urina (che per volontà del Signore, sa di Château Pétrus). Tornato alla civiltà, si impone come pensatore moderno e scrittore illuminato (è solito scrivere sotto un'abatjour da 200 watt). I suoi libri sono rivolti agli adolescenti e affrontano senza peli sulla lingua i temi più scabrosi, dall'acne giovanile all'eutanasia. Di seguito i titoli:

  • Ho visto un negro con le scarpe di gomma...
  • Come rovinare un figlio in dieci mosse
  • Tutti froci col culo degli altri
  • La risposta ai bulli? Spezzargli le ginocchia
  • Io sono la peripatetica del Signore
  • A come amore, Z come zoofilia
  • Tutti gli esorcismi contro Paolo Limiti
  • Preghiere di un prete idolatra
  • Dio perdona, io no

A chi gli chiede (di solito Simona Ventura) come faccia a capire così bene il mondo adolescenziale, risponde di aver sfruttato la propria esperienza di genitore: Don Mazzi infatti ha cinque figli. Ma ci tiene a precisare:

« Non ho mai fatto sesso fuori dal matrimonio. »

Lo scisma

A causa del comportamento dissoluto, le idee anticonformiste e i maglioncini aderenti, Don Mazzi diventa ben presto fonte d'imbarazzo per la Chiesa, a cui non lesina frecciatine più o meno velate. Nel bel mezzo di una puntata di Porta a Porta dichiara:

Una delle numerose attività ludiche della Comunità Exodus
« Sono l'unico prete non pedofilo che si vede in TV! »

Alla carriera di opinionista affianca quella di novello messia: moltiplica i pani e i pesci, parla agli animali, fa vincere uno scudetto all'Inter, cura gli storpi, storpia i sani per poi curarli di nuovo.
Nei suoi frequenti viaggi in Colombia per motivi sacerdotali stringe una chiacchierata amicizia con Pablo Escobar, con il quale fonda la Comunità Exodus, ufficialmente una onlus per il recupero di tossicodipendenti e fashion victims, in realtà una copertura per il suo losco traffico di organi.
Nel 1980 viene colto in flagrante mentre sta rubando il monumentale organo a canne della Basilica di Verona. Patteggia sei mesi di reclusione, ma esce dopo mezza giornata per buona condotta.

Nel 1981 riceve un SMS da Dio in persona che lo avvisa che Alì Agca sta complottando contro Giovanni Paolo II; decide pertanto di teletrasportarsi a Roma per sventare l'attentato, ma una volta sul posto, complice una divergenza di idee sul tema dei metodi contraccettivi tradizionali (Wojtyla parteggia per l'astinenza totale, Don Mazzi per l'Ogino-Knaus), è lui stesso a strappare di mano la pistola ad Alì Agca e a fare fuoco cinque volte. I proiettili colpiscono un organo non vitale (il cervello) e il papa ne esce illeso.

È la goccia che fa traboccare il vaso: Don Mazzi viene scomunicato ed è costretto a pagare 85 anni di arretrati ICI. La sua stessa vita è in pericolo: Don Matteo, un sicario prezzolato, tenta dapprima di investirlo in bicicletta e poi di incastrarlo per l'omicidio dell'intera popolazione di Gubbio. Don Mazzi respinge entrambi gli attacchi con un Porco Allah udibile fino in Nuova Zelanda.

Morte e risurrezione

Per nulla intimorito dalla scomunica ricevuta, arriva al punto di pulirsi il culo con una copia arrotolata de L'Osservatore Romano per poi usarla a mo di aspersorio sui fedeli raccolti in preghiera. Il tutto, inutile dirlo, a Domenica In.
Sempre più calato nel ruolo di Anticristo, dà alle stampe Più famoso di Gesù, un ambizioso manifesto nel quale enuncia i punti fondamentali della dottrina mazziana, uno su tutti:

« Non date l'otto per mille alla Chiesa Cattolica. Datelo direttamente a me. »

Nel 1993 Escobar diventa un personaggio troppo scomodo e Don Mazzi lo trasforma in una padella da ospedale.

Papa Mazzi. E MO SO' CAZZI!

Appartiene al 1995 la nota disputa teologica con Patrizia De Blanck, la quale asserisce che la Trinità è composta da Dio, Buddha e Spongebob. Secondo Don Mazzi invece la Trinità è il trio tedesco dell'Inter formato da Jurgen Klinsmann, Andreas Brehme e Lothar Matthaus.
Nel 2000 è invitato a una puntata de L'Italia sul 2 incentrata sul duplice tema giubileo-tanga leopardati, in veste di esperto di tanga leopardati. Viene stroncato da un congiuntivo lasciato partire inavvertitamente da Elisabetta Gregoraci, l'ospite esperta di giubilei. Sarà il suo primo e unico congiuntivo: oppressa dal rimorso, da quel momento in poi non dirà altro che:

« La pace nel mondo. »

Il corpo di Don Mazzi si decompone in pochi attimi, mentre l'aria si riempie del caratteristico effluvio di prete obeso in disfacimento organico e Raffaele Morelli pontifica sul fatto che le decomposizioni istantanee sono un sintomo di scarso amore verso se stessi.
Dopo sette anni di pace nello scenario politico mondiale, il prete più catodico d'Italia ricompare sul pianeta Terra durante l'annuale meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. È il panico tra i presenti, che si accalcano all'uscita calpestandosi a vicenda e recitando versi del Libro dell'Apocalisse.
Sottoposto ad analisi del sangue, TAC al cervello e visita proctologica Don Mazzi appare fisicamente sano, seppur con le unghie di mani e piedi lunghe quattordici metri (succede se non vengono tagliate per sette anni).

Il golpe in Vaticano

In data 19 aprile 2024 Don Mazzi irrompe in Città del Vaticano alla guida del suo plotone di tossici in crisi d'astinenza e, con un blitz tempestivo, sequestra Francesco I e lo spara in orbita dai cannoni di Castel Sant'Angelo. Assume quindi la carica di pontefice col nome di Papa Mazzi XXL. Il discorso d'insediamento è previsto per domenica prossima, negli studi di Quelli che... il calcio.

Voci correlate


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Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 11 giugno 2017 col 76.9% di voti (su 13).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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