Antifurto

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Un completo sistema antifurto per la casa.
« Non è possibile! Hanno disattivato l'antifurto! Ma come facevano a sapere che il codice era 1234? »
(Un idiota derubato nonostante l'antifurto.)
« Perché, ancora usi solo i numeri? Il tastierino del mio allarme ha anche le lettere, il mio codice è Pippo. »
(Un furbone che verrà presto derubato nonostante l'antifurto.)
« Il sensore delle impronte digitali a volte non me riconosce. Quando c'ho le dita unte de crocchette, riconosce la rosticceria dove l'ho comprate ma a mmé niente! »
(Enrico Brignano in difficoltà con l'antifurto.)

Un antifurto è qualcosa che permette di non subire un furto, sembrerà banale ma l'antipasto non evita poi di mangiare il resto, quindi è sempre meglio specificare. Prima di avere un antifurto è bene procurarsi qualcosa da proteggere dai ladri, più è di valore e meglio è, altrimenti potrebbe non avere senso, soprattutto per i furfanti. La cosa andrà custodita presumibilmente in una cassaforte, a sua volta messa dentro una stanza, che sta in una casa. Per dovere di chiarezza, l'antifurto per la casa non impedisce che venga portata via l'abitazione, né la stanza e tantomeno la cassaforte, ma la cosa che giace nella cassaforte, che si trova nella stanza della casa, assieme al gatto che mangiò il topo, che al mercato mio padre comprò.
Dai primitivi accorgimenti, fatti di clavate e buche con punte acuminate, oggi si è arrivati ad una vasta offerta tecnologica, che comprende sistemi cablati, wireless, con compositore GSM, collegati alla polizia, dotati di raggio della morte e, in alcuni casi, di un generatore di malocchio. I più facoltosi acquisteranno anche l'assorbitore di bestemmie perché, per quanto facciate, state sicuri che il briccone troverà il modo di derubarvi. L'antifurto non serve a nulla, ma vogliamo comunque parlarne.

Sistemi antintrusione

Esempio di efficace sistema antintrusione, che contempla:
1. Informazione; 2. Tentazione; 3 Punizione.

Per prima cosa, occorre proteggere il perimetro esterno della vostra abitazione. Probabilmente, l'idea di aspettare che il ladro penetri all'interno e con un fucile d'assalto tinteggiare col suo cervello le pareti vi ha accarezzato, possiamo capirlo. Però si rischia un'accusa per eccesso di difesa, che è quel curioso articolo per cui: se uno ti mena, tu non puoi picchiarlo troppo forte. C'è sempre la possibilità di caricare quello che resta in macchina, munirsi di un badile e seppellire tutto in un fosso. Se abitate al centro di Genova è però difficile trovarne uno, inoltre rischiereste di incontrare gente poco accondiscendente con gli occultatori di cadaveri. Quindi è meglio che il ladro resti fuori.
Cancelli, recinzioni e muri, sono quello che serve. Per qualche diavolo di ragione non puoi mettere una rete elettrificata, un fossato con i coccodrilli e nemmeno cecchini agli angoli del perimetro, sono stati vietati anche i cocci di bottiglia in cima al muro, per non parlare del fatto che non puoi piazzare mine antiuomo nel tuo giardino.

A questo punto non resta che il cane da guardia, ma le razze in grado di divorare un uomo senza lasciare traccia sono davvero poche, e vietate. I più furbi fanno sbranare il malvivente dalla suocera e poi, di fronte alla polizia, con una faccia di palta invidiabile, incolpano il proprio pechinese dello sfacelo.
Una cosa che davvero non si capisce, è il motivo per cui un proprietario di casa debba informare il ladro dei possibili pericoli che corre intrufolandosi nell'abitazione. Deve esporre in modo visibile il cartello "Attenti al cane", o quello "Zona sottoposta a videosorveglianza", poiché la privacy deve essere garantita e non è detto che il tizio in questione voglia delinquere. Ci sovviene un piccolo appunto per il legislatore:

« Brutta sottospecie di mentecatto! Uno che si introduce con un passamontagna nella tua casa, scassando le tapparelle, vuole darti il bacino della buonanotte? »

Antifurto per la casa

Antifurto biologico (versione da esterno e da interno).

Una volta risolto il problema del perimetro esterno, per diminuire la possibilità di subire un furto con scasso le porte e le finestre andranno dotate dei cosiddetti "contatti". Questi dispositivi, eludibili anche da un bambino di sei anni senza braccia, avrebbero lo scopo di segnalare il tentativo di manomissione di un infisso. In realtà servono solo a dare i "falsi contatti", che tengono il padrone di casa "sul chi vive" e con la giusta adrenalina. All'interno sarà installato il sistema ambientale, composto da sensori di calore, di parcheg presenza, fotocellule e reticoli laser. I paranoici fanno mettere di solito anche il rilevatore di ectoplasmi, ma la riteniamo davvero una precauzione superflua, sempre che lo spettro non sia di un rumeno defunto. Una centralina, in caso di intromissione, riceverà dai sensori l'impulso elettrico che farà scattare la sirena, che a sua volta farà scattare le maledizioni da parte dei vicini. A partire dal 2003, le emissioni sonore non possono superare per legge gli scarsanta dB e quindi, se non hai fatto installare la sirena nel peluche con cui dormi, è difficile che tu possa sentirla. In questi ultimi anni, la crescente attenzione per l'ambiente ha portato le persone ad evitare, per quanto possibile, l'inquinamento elettromagnetico. Oggi i vecchi antifurto sono stati sostituiti con i nuovi modelli "biologici", tra i più venduti risultano esserci le tigri, che hanno superato nell'ultimo anno lo storico predominio dei crotali.

Antifurto per auto

Gli antifurti per auto si dividono in statici e dinamici, i secondi sono i più pericolosi (per il ladro).

La protezione di accessori come il mangianastri, o l'autoradio, è già stata trattata in un esaustivo ed appropriato manuale. Ci occuperemo quindi di valutare i rischi di furto dell'intera automobile e delle altre parti facilmente asportabili, come i pneumatici e le cose nel vano portaoggetti. Possiamo dividere gli antifurto per auto in statici e dinamici, i primi evitano essenzialmente il furto del mezzo, i secondi possono scongiurare invece la maggior parte delle azioni criminali, oltre a dare belle soddisfazioni. Grazie all'ausilio della figura a lato, possiamo avere un'idea di massima del rispettivo utilizzo.

  • Gli statici sono generalmente in materiale ferroso, l'acciaio è preferibile ma va bene anche l'uranio impoverito, molto più facile da trovare. La mancata disattivazione, per distrazione, di un antifurto di questo tipo provoca in genere grossi danni alla vettura, non coperti dalla polizza assicurativa in base all'art. diciassei del contratto, che recita solitamente: "Se sei un deficiente non è colpa di nessuno, tantomeno nostra."
  • I dinamici si prestano alla protezione anche degli accessori. Quelli da esterno evitano di trovare l'auto senza ruote e appoggiata sui blocchetti di tufo, quelli da interno (ultimo in basso a destra) permettono di derubare il ladro e scaricarlo in periferia[1].

Antifurto per cicli e motocicli

Contro i ladri di biciclette esistono antifurti difensivi e offensivi.

Il furto della bici è ancora oggi uno dei più frequenti. Ad esso si è unito negli anni quello delle moto, degli scooter e delle carrozzelle per disabili[2]. L'industria degli antifurto si è ovviamente interessata al problema. L'Andokazzostan vanta il triste primato di 7,3 biciclette sottratte pro capite in un anno, reato secondo solo ai 12,4 stupri subiti a testa (maschi compresi). Scegliendo un antifurto per uno di questi mezzi, si dovrà tener conto del personale livello di odio per questa categoria di ladri. Stabilito ciò, la scelta cadrà su un sistema di tipo difensivo oppure offensivo. Nel primo caso si useranno catene, lucchetti ed allarmi elettronici, ma non sarà garantita la messa in sicurezza del mezzo; nel secondo caso la fantasia non pone limiti: bomba a pressione sotto il sellino, gas nervino spruzzato sui manubri, esplosivo al plastico attivato dalla freccia destra, aculei imbevuti di curaro che spuntano dalla sella, sabotaggio temporaneo dell'impianto frenante, miccia immersa nel serbatoio della benzina, localizzatore gsm per sistema di puntamento missili Patriot, etc. Anche in questi casi, si raccomanda di rimuovere il dispositivo di protezione prima di usufruire del mezzo, di fare comunque testamento e dare l'assenso all'espianto degli organi.

Antifurto per abiti

Il sistema antitaccheggio è composto da barriere a raggi fotonici e "cazzillo a spillo", che mettono puntualmente in un posto che danneggia il capo, ma te ne accorgi a casa (brutti stronzi!)

È uno dei più odiati perché impedisce la cosiddetta "spesa proletaria", attività che lo stato si ostina ad inserire nell'elenco dei reati sotto la voce taccheggio. Si svolge essenzialmente all'interno di esercizi commerciali, quasi sempre appartenenti alla categoria abbigliamento. La mancanza di un antifurto, in negozi di questo tipo, genera quello che in gergo è chiamato effetto Michelin, ossia tizi magri come Piero Fassino che si provano i vestiti nella cabina e ne escono grossi come Giuliano Ferrara.
Se il negozio è di intimo donna è probabile invece un effetto Cipriani, in cui ragazze piallate come una tavola da surf ne escono come Alessandra Mussolini. La difesa da questi fenomeni consiste in apparati tecnologici fra i quali, ma non solo, antenne capaci di rilevare delle etichette a radio frequenza o magneto-acustiche. Queste ultime, nel caso proviate ad asportare furtivamente l'oggetto, vi faranno fare bruttissime figure, perché emetteranno segnali acustici a volume altissimo, con frasi del tipo:
"Aiuto, sono una povera mutanda indifesa e un malfattore mi porta via contro la mia volontà!"
oppure il classico ed efficace
"Dove cazzo mi porti brutto ladro?!".
In molti ordinamenti, fra i quali quello italiano, il taccheggiatore soggiace alla disciplina prevista per il furto semplice, con applicazione dell'aggravante esposizione alla pubblica fede, perché puntualmente il negoziante bestemmia a voce alta. L'antifurto serve quindi ad evitare che finiate in galera, che è molto peggio di un cazziatone del proprietario.

Componenti speciali

Per evitare il furto del peschereccio, Ulisse aveva installato un antifurto con tre sirene.
  • Telecamera a circuito chiuso : ti permette di registrare quando fai le cosacce con la tua compagna e riguardarle quando ha il mal di testa.
  • IP cam : ottima per il controllo remoto, ma se non la escludi quando trombi la segretaria, tua moglie ti scuoia al ritorno a casa.
  • Lettore di impronte digitali : riconosce se l'intruso è schedato, se è incensurato ti porta via anche la boccia col pesce rosso.
  • Scanner vocale : riconosce la tua voce, ma se rientri leggermente raffreddato ti lascia fuori, ed è probabile che poi tirerai le cuoia per una polmonite.
  • Scanner della retina : impossibile per un ladro da disattivare, ma costa un occhio.
  • Scanner dell'alito : riconosce la vostra fiatella, ma se il ladro ci mette davanti un piede è probabile che gli vada bene lo stesso.
  • Sensore di peso : può essere tarato sul sedile della tua auto, ma se esci da un'abbuffata con gli amici dovrai prendere un taxi.
  • Microfono ambientale : permette di sentire a distanza se ci sono i ladri, sempre che abbiano voglia di fare il karaoke.

Note

  1. ^ costano leggermente di più, ma ne vale la pena
  2. ^ con tutto il paraplegico sopra

Voci correlate

Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 6 aprile 2014 col 35.3% di voti (su 17).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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