2+2=5

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. 2+2=5
La probabile soluzione al quesito.
« 2+2... chi può dirlo? »
« 2+2... 22, è ovvio. »
« 2+2... non lo so... vuoi aiutarmi a contare usando le mie bocce? »
« 2+2... è una cagata pazzesca! »

2+2=5. Sin dall'alba dei tempi alcuni tutti i più grandi scienziati e saggi hanno tentato di venire a capo di questo enigma. Illusi.

2+2=5... perché?

Tutti sappiamo, invero, che 2+2 fa 3. Allora, perché un'affermazione così fuori dall'ordinario? La base di tale concetto va ricercata in uno studio eseguito dal grande maestro Pier Paolo Pasolini, che infatti formulò questa teoria solo dopo aver fatto una lunga e complessa ricerca sul suo senso. Ecco cosa ha portato quindi il sommo poeta italiano a compiere tale ragionamento[Ragionamento? Dove?]:

Abbiamo un TOT di mele di fronte a noi. Mettiamo che ne prendiamo una. Adesso anche noi ne abbiamo un TOT e di fronte a noi ce ne sono TOT - il nostro TOT. Se prendiamo un'altra mela ancora, il nostro TOT aumenterà (con conseguente diminuzione dell'altro TOT), e così via fino a prendere un TOT di mele. Se al TOT precedente sottraiamo il TOT di mele prese, si otterrà ~TOT precedente - TOT in nostro possesso~. Ma adesso dobbiamo rendere questa operazione con incognite un'operazione con le cifre, in modo da rispecchiarci dentro l'indovinello "2+2 fa 5?". Decidiamo quindi un numero a caso per il TOT precedente a cui abbiamo preso le mele (ma non inferiore a 5, altrimenti non possiamo provare la teoria). Diciamo era un TOT di 9 mele. Adesso sappiamo che abbiamo preso un TOT di otto. Possibile che ne abbiamo prese 9? No, altrimenti non esiste più un TOT precedente da utilizzare per sottrarre le mele e calcolare il nostro indovinello. Ne abbiamo presa solo una? No, perché siamo consapevoli di aver usato almeno più di una cifra. Ne abbiamo prese forse... 4? Non possiamo dirlo! Per risolvere il caso del 2+2=5, dobbiamo pensare di aver preso 2 mele e poi altre 2 mele. Diciamo quindi che dal TOT precedente di (ipotesi) 8 mele ne abbiamo prese 2 e poi altre 2. Ne rimarrebbero 5 (9-4). Ma se ne rimangono 5, le mele in nostro possesso sono la differenza di 9-5? Ovviamente. Ma allora quelle 4 mele dove sono? In mano nostra (leggasi "in nostro possesso"). Se quindi "rigiriamo" il calcolo e diciamo che le 9 mele del TOT precedente meno le 4 in mano nostra rendono 5 mele, è opportuno chiedersi... queste 5 mele, in virtù del "invertendo le cifre il prodotto non cambia" (esempio: 7+2=9 o 2+7=9) non potrebbero essere state usate nella precedente somma per ottenere comunque una differenza che, sempre perché "invertendo le cifre il prodotto non cambia", aveva lo stesso valore dell'attuale 5? Insomma, il 5 lo si poteva usare al posto della cifra precedente, poiché i calcoli successivi dimostrano che tra le cifre rimaste esiste una congruenza qualunque sia il valore. In virtù di questo, 2+2 effettivamente può fare anche 5.

Questo dimostra inequivocabilmente che 2+2 fa anche 5[1].

Neanche Google conosce la soluzione al problema.

2+2=5 nella storia

Il semplice calcolo aritmetico 2+2=5 ha contribuito alla storia del mondo, laddove i matematici infatti non trovavano risposta, i pirla erano un passo avanti: con questa semplice dichiarazione, riuscivano a incantare le folle e per far spronare i pensatori a pensare a dei possibili suoi significati. Leggete ed acculturatevi.

Adamo ed Eva

Secondo la Bibbia, quando Adamo ed Eva abitavano il paradiso terrestre, Dio ordinò loro di non cogliere più di 4 mele dal noto albero. I due poveracci ne colsero due a testa, e di colpo apparve il Diavolo sotto forma di serpente, che fece la spia a Dio facendo cacciare i due. Fino a non molto tempo fa si credeva che i due, non conoscendo la matematica, ne avessero colta una in più per sbaglio. Di recente si è però scoperto che Adamo ed Eva sapevano contare, ma avevano dato per scontato che 2+2 facesse 4. Ringraziamo Adamo, Eva e ovviamente la matematica per essere una civiltà sciagurata.

La piramide di Cre-dhu-lon

L'unica calcolatrice che non può eseguire 2+2=5

In pochi sanno che durante la costruzione della piramide di Cre-dhu-lon, davanti al semplice calcolo di 2 mattoni + 2 mattoni nella base est della piramide, l'ingegnere Ihehoretihoperhep calcolò di inserire 4 mattoni. Sciaguratamente, i mattoni giusti erano 5. Questo è il motivo principale per cui non esiste più la piramide di Cre-dhu-lon.

Dante e la Divina Commedia

Alcuni millenni più tardi, il sommo poeta italiano Dante Alighieri scrive la Divina Commedia. Al termine del lavoraccio, esso mostra il suo magnifico lavoro a Beatrice (interamente scritto su un rotolo di carta igienica, come ricorderete di aver visto in un breve documentario in tv). Questa rimane colpita per la lunghezza della commedia, ma Dante (invece di fare una battutina sul suo pene) esclama soddisfatto: "Ma n'è nemmen'un rotholo!". Beatrice avrebbe aggiunto in seguito: "A me sembrano tre. Ti ci sono voluti ben quattro rotoli?". Dante, uomo di grande cultura, a udir quel conto errato, dalla finestra del ventitreesimo piano come corpo morto cadde.

Anche il Socing lo dice!

L'11 settembre 2001

Originariamente il piano terroristico di attaccare le Twin Towers era previsto per un'altra data. I terroristi avevano ricevuto un messaggio criptato che gli ordinava di partire due giorni dopo due giorni. Partirono quindi quattro giorni dopo la ricevuta dell'ordine, l'11 settembre, mentre invece era intenzione dei terroristi colpire CINQUE giorni dopo, il 12, con l'intenzione di aumentare gli indici d'ascolto di Voyager per la puntata sul 21 dicembre 2012 (ebbene sì, Roberto Giacobbo paga i terroristi per compiere stragi che colleghino al 12 e creare miti e leggende per quella data).

Sembra che neppure questa strana persona sappia il perché di 2+2=5.

Altri esempi spiccioli di 2+2=5

Note

  1. ^ Non hai capito niente? Ecco, bravo, così impari a non studiare per casa le proprietà dell'addizione, somaro! In ginocchio sui sassi dietro la lavagna per il resto della lezione, scaldabanchi!

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